Il Softair è un gioco tattico apparso alla fine degli anni ’80, per partecipare al quale serve un fucile… che spara pallini di plastica, totalmente inoffensivi.
Il softair o soft air o tiro tattico sportivo è un’attività ludico-ricreativa di squadra, la quale è basata sulla simulazione delle tattiche militari.
Il softair si pratica utilizzando le Air Soft Gun (in inglese letteralmente arma ad aria compressa), da cui appunto prende il nome. Esso spazia da un approccio meramente ludico ad un approccio sportivo, da un approccio ricreativo ad un approccio strategico-simulativo. La principale caratteristica del Soft Air è quelle di essere un gioco totalmente inoffensivo, non violento e basato sul corretto confronto sportivo.
Tali qualità lo hanno reso utile ed istruttivo da molte aziende, le quali lo promuovono all’interno delle stesse al fine sviluppare il team building, il problem solving e la formazione aziendale in sè. Il nome deriva dall’inglese, sebbene in inglese il gioco sia chiamato airsoft o air soft.
Come si gioca al Softair? Occorrono innanzitutto tanti amici, l’attrezzatura adatta ed un luogo dove poterlo praticare. Gli amici basta cercarli, oppure mettersi in contatto con i vari gruppi/associazioni che praticano il gioco.
Per quanto riguarda l’attrezzatura serve una maggiore spiegazione.
Le armi del softair sono repliche, più o meno esatte, delle armi vere, con la differenze che le prime sparano innocui pallini di plastica.
A spingere questi pallini, contenuti in un caricatore dalla capacità media di 500, è un motore elettrico installato all’interno dell’arma giocattolo ed azionato da batterie. Il meccanismo consiste in una serie di ingranaggi che azionano una molla che comprime l’aria e spinge il pallino all’esterno.
I pallini, nella maggior parte della dimensione di 6mm di diametro, possono essere composti:
da materiali plastici;
da materiali inerti o biocompatibili;
da materiali biodegradabili.
Il peso dei tre tipi di pallini più utilizzati è compreso tra i 0,20g ed i 0,30g. Esistono anche pallini con grammatura inferiore, da 0,12g e 0,15g, e grammature superiori, 0,32g 0,35g e 0,40g, anche se raramente vengono usati in quanto i primi troppo soggetti a deviazione del vento e i secondi in quanto si perderebbero alcuni metri di gittata utile.
Oltre alle armi, occorre un vestiario ed un’attrezzatura di tipo militare (mimetica, anfibi, fumogeni di libera vendita, un visore notturno solo per citarne alcuni) e soprattutto occhiali protettivi o maschere intere. I pallini di plastica, infatti, se “sparati” a distanza sul corpo non fanno male e non procurano danni, ma gli occhi è bene preservarli in ogni caso.
Il gioco si svolge in aree create appositamente per l’occasione e consistono nella maggior parte dei casi in boschi, terreni e case abbandonate, previa autorizzazione delle forze di pubblica sicurezza. Questo è un aspetto molto importante, da non trascurare assolutamente, poiché potrebbero crearsi dei problemi nel caso in cui qualcuno segnalasse la presenza di persone in assetto da combattimento. Le armi giocattolo del softair, ricordiamo, assomigliano esteticamente in tutto e per tutto alle armi vere!
Si creano due squadre, una attacca e l’altra difende. Le modalità di gioco sono :
Cattura la bandiera o postazione avversaria che può essere:
Attaccanti contro Difensori: viene posizionata una bandiera obiettivo, la difesa vince se l’attacco non conquista la bandiera entro un tempo limite prefissato
Doppio Attacco/Difesa: con due Bandiere, vince chi cattura la bandiera nemica e la riporta al proprio campo
Deathmatch a squadre, in cui vince chi elimina tutta la squadra (senza “rinascita” dei giocatori) o chi elimina più avversari (con “rinascita”)
Liberazione di un prigioniero
Distruzione della squadra avversaria
Tutti contro tutti
Molto importante nel Softair è l’autodichiarazione nel momento in cui si viene colpiti. Infatti, è necessario tenere un comportamento sportivo ed onesto nel momento in cui si viene colpiti, al fine di rendere il gioco divertente ed esente da contestazioni, le quali potrebbero scaturire se un giocatore colpito continuasse l’azione non dichiarandosi. Coloro che non si auto-dichiarano “morti” devono, necessariamente, interrompere l’azione, gridare “morto!” e allontanarsi dal campo di gara senza parlare ai propri compagni per non dare informazioni sulla posizione del nemico.
Chi non rispetta questa legge fondamentale viene “bandito” dal gioco e, in alcuni casi, dai gruppi e associazioni.
Il softair è stato oggetto di critiche circa il fatto che dopo una “battaglia”, vengono sparsi nel campo di gara mediamente 2500 a giocatore. Questi pallini non possono essere recuperati e quindi rimangono nell’ambiente. Molti giocatori, però, affermano che i pallini sono di plastica e quindi un materiale inerte. Sono in vendita anche pallini biodegradabili, ma questi vengono considerati pochi efficaci per gittata e precisione.
In conclusione, il softair rappresenta un modo per trascorrere le giornate all’aria aperta in compagnia di amici. Il softair vede crescere sempre di più il numero degli appassionati e delle associazioni che si sfidano tra loro, ospitando gli avversari in “casa” propria. La cosa più bella della guerra simulata è che quando hai sparato ad un avversario, lo vedrai un secondo dopo rialzarsi in piedi e dire “mi hai fregato, ma la prossima volta sarà io a farlo”.
Buon divertimento a tutti.