Toscana: Zona di caccia controllata a Follonica (GR), Federcaccia favorevole, Cpa (Caccia Pesca Ambiente) contraria
Le novità rigurdanti l’arte venatoria che il Comune di Follonica vuole introdurre hanno creato molto rumore nell’ultimo mese. Già all’inizio dello scorso febbraio il Comune di Follonica aveva avanzato l’ipotesi di creare una zona di caccia controllata (zpc). Solo in quella zona, situata a Martellino nei pressi di Follonica, la caccia sarebbe consentita. I cacciatori, rappresentati in modo particolare dall’associazione Cpa caccia pesca ambiente e dalla Fidc federazione italiana della caccia, si sono fatti sentire. I cacciatori non vogliono sentirsi relegati in un antro per poter praticare la loro attività, non vogliono sentirsi chiusi come se fossero in un recinto.
Il comune a queste proteste afferma di non avere affatto questa intenzione e di voler soltanto cercare di gestire nel modo migliore un’arte, quella ventaoria, che necessita di organizzazione e di nuove iniziative per poter essere salvaguardata nel modo migliore. Ma i 18 appostamenti che dovrebbero scomparire non vengono dimenticati dai cacciatori che non si sentono compresi dal loro comune. Vorrebbero solo che la loro condizione venisse considerata quale effettivamente è, non come distruttori del paesaggio o della quiete delle famiglie ma come portatori di storia e di tradizioni antiche quanto la loro stessa terra. Eppure non tutto il mondo dell’arte venatoria sembra pensarla in questo modo. La Federcaccia si schiera con il Comune di Follonica in quanto la scelta di creare una zona di caccia controllata sarebbe la diretta conseguenza delle lamentele che i cacciatori stessi hanno inviato al comune negli ultimi tempi. I cacciatori avrebbero, infatti, trovato molte difficoltà nella caccia alla migratoria nonchè avrebbero lamentato uno stato di abbandono in alcuni territori prima luogo di caccia. La costituzione di questa zona di caccia favorirebbe la rosoluzione di tutte queste problematiche. Inoltre, afferma sempre la Federcaccia, i permessi per ripristinare gli appostamenti sono stati purtroppo tutti presi e proprio per questo avere una zona di caccia inattaccabile è un passo avanti verso la salvaguardia della caccia in questo territorio. La Federcaccia invita le altre associazioni di cacciatori a riflettere sulla situazione e a pensare che è forse la prima volta che il comune ha dato così tanto peso alle necessità dei cacciatori.