Wilderness Italia sull’Orso marsicano e le dispendiose ricerche effettuate fino ad oggi ai fini della sua protezione, ora “si studiano…altre ricerche!”.
Eppure non si riescono a trovare poche decine di migliaia di euro annui da adibire alla semina di terreni per coltivazioni a perdere a favore dell’Orso. Per non dire del pagamento dei danni di lupi ed orsi almeno nell’area dei Parchi abruzzesi dove la predazione del lupo finisce per aiutare indirettamente anche l’orso. Troppo semplice, troppo banale, troppo ovvio, troppo popolare e troppo rurale e… troppo ragionevole. Vuoi mettere gli studi universitari?!
In Trentino hanno addirittura fatto “quattro anni di ricerche e 256 interviste in 400 pagine” per scoprire l’acqua calda (ovvero, che l’orso è timoroso dell’uomo!). Siamo al colmo, se non al ridicolo! E allora avanti con la Conservation breeding. Se non altro avremo un bel po’ di orsi domestici (qualcuno li chiamerà poi “problematici”), certi che per introdurli nell’ambiente e/o risolvere i loro problemi (per questo hanno già creato un team, educato a suon di professori e corsi di studio!) saranno poi stanziati altri soldi.
Noi siamo più semplici, pratici e, crediamo, ragionevoli:
1. Severo controllo turistico, con chiusura assoluta a tutti, di non pochi territori selvaggi da riservare all’orso, senza deroghe di sorta.
2. Coltivazione cospicua di terreni agricoli, oggi praticamente tutti in abbandono, con colture a perdere, da difendersi con la realizzazione di “Recinti Finamore”.
3. Incentivazione della pastorizia ovina, oggi sempre più abbandonata e/o proibita, possibilmente con iniziative di diretta gestione da parte degli apparati pubblici (con pagamento rapido dei danni e rimborso agli allevatori di tutte le perdite dirette e indirette di lupi ed orsi).
4. Controllo severo, con drastica riduzione delle presenze, del cinghiale (ma anche del cervo) nella zona del Parco e nelle sue aree circostanti.
5. Blocco assoluto di ogni progetto di sviluppo urbanistico al di fuori delle zone abitate e abitabili (ovvero zone D del Parco) nell’area di habitat primario dell’orso.
Franco Zunino
Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness
già primo studioso sul campo dell’Orso marsicano
( 3 marzo 2014 )