Per quale ragione il Tonno lo si può pescare “sostenibilmente” per fini alimentari e non già altrettanto “sostenibilmente” la selvaggina? Non è che il tutto si spiega col fatto che dietro a queste scelte c’è, come spesso pare, un business a giustificare il tutto? Rio Mare non pesca forse i tonni per legittimi scopi commerciali e di lucro? Che cosa distingue questo gruppo dai cacciatori di balene giapponesi, nel momento che essi dovessero (e forse già lo fanno!) cacciarle in modo “sostenibile”, ovvero a quote stabilite affinché le popolazioni non si estinguano? O a giustificare il tutto è sufficiente il business?
Evoluzione e allargamento Biodiversità in Volo, il progetto di Fondazione UNA – Uomo, Natura, Ambiente – in collaborazione con Federparchi, giunto quest’anno alla sua terza edizione, si evolve e allarga il suo perimetro a comprendere i Parchi europei, facendo tappa...
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