E’ un’ovvia ma sincera banalità, ma va detta: l’Operazione Paesaggio! si è infine conclusa con un grande successo! Ovvero, sia lo smantellamento dei tre anemometri che quindici anni fa erano stati installati tra la piana de La Monna e le prime falde del Monte Cavallo, propedeutici ad una grande impianto eolico lungo la cresta della cosiddetta montagna grande di Cesima, in Comune di Mignano Monte Lungo (Caserta), operato volontaristicamente dall’AIW lo scorso 11 ottobre, sia la manifestazione che l’ha pubblicamente presentata assieme alla nuovamente designata Area Wilderness Monte Cesima, tenutasi nel palazzo comunale di Mignano, sono stati un successo.
Con questo comunicato l’Associazione Italiana per la Wilderness vuole ringraziare quanti vi hanno contribuito e partecipato, dalle associazioni nazionali Italia Nostra e Federnatura che hanno voluto anche farlo con un modesto aiuto finanziario, a quelle che hanno comunque idealmente aderito all’iniziativa, quali gli Amici della Terra, il Comitato Nazionale per il Paesaggio (quasi una simbolica operazione di chiusura del suo impegno sorto con l’apparire in Italia dei primi progetti eolici, come ha sostenuto uno dei suoi fondatori); ma anche con l’adesione almeno morale di Mountain Wilderness, dell’associazione Salviamo l’Orso e della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Paesaggistici di Caserta.
E’ stato la prima volta che in Italia si è operata una vera e propria iniziativa di rewilding, ovvero di ripristino di uno stato ambientale in un’integra zona selvaggia che era stata deturpata con l’allestimento di grandi e vistosi anemometri; anche questo un simbolo, quasi a rappresentare il vero sogno di tante persone sensibili alla bellezza dei paesaggi, ovvero quello di vedere precipitare al suolo quegli “ecomostri” che sono molte centrali eoliche (alla faccia dell’energia pulita ed ecologica!). Ma, si sa, è con le piccole cose che si iniziano i grandi sogni!
L’Associazione Italiana per la Wilderness è anche grata a tutte quelle persone che hanno rappresentano le sopracitate Associazioni e che si sono presentate a Mignano Monte Lungo per ribadire la loro condivisione, ed avanzare ancora loro critiche al programma eolico che, purtroppo, ancora non vede il termine da parte del Governo (col rischio che altri sciagurati incentivi ne rinfiammino il programma che negli ultimi tempi aveva subìto un rallentamento), da Oreste Rutigliano, indefesso oppositore di questi progetti e tra i fondatori del suddetto Comitato, a Giuseppe Rossi, già Presidente dei Parchi Nazionali Gran Sasso-Laga ed Abruzzo-Lazio-Molise che con la sua presenza ha rappresentato l’impegno della Federnatura, a Maria Rosaria Iacono, Presidente della Sezione casertana di Italia Nostra in rappresentanza del suo Presidente nazionale. Ed a quanti hanno ritenuto di offrire un loro contributo finanziario a sostegno di questa importane concreta iniziativa di conservazione e difesa dell’ambiente; impegno finanziario che, va detto, è stato praticamente tutto sostenuto dall’AIW e, quindi, da chi aderendovi ha contribuito a che i loro danari non fossero spesi solo per burocratiche questioni amministrative come, purtroppo, troppo spesso avviene anche per tante idealistiche e sociali iniziative di varie ONLUS ed ONG.
Un grazie anche all’adesione morale di Carlo Ripa di Meana che, impossibilitato a partecipare per problemi fisici dovuti alla sua età, ha comunque tenuto a comunicare la sua più totale partecipazione e condivisione dell’iniziativa; al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e all’ex Presidente del Consiglio regionale del Lazio Mario Abbruzzese; entrambi formalmente scusatisi per gli impegni che hanno impedito loro di essere fisicamente presenti.
Infine, un profondo e sentito ringraziamento a Vittorio Sgarbi per aver voluto sugellare con la sua autorevole e vivace presenza, in qualità di Presidente onorario dell’AIW, sia l’operazione di smantellamento degli anemometri, sia, ed in particolare, l’apprezzamento da egli evidenziato per la scelta fatta dal Comune di Mignano Monte Lungo che, sollecitato dall’AIW, sostituendosi allo Stato nel decidere di conservare il proprio patrimonio ambientale e paesaggistico, ha compreso e condiviso la politica liberale dell’AIW volta all’applicazione del Concetto conservazionista di Wilderness – pur egli scevro delle conoscenze storiche che in America portarono a questa grande democratica IDEA.
Per concludere, ancora un grande GRAZIE al VERO artefice di quest’ iniziativa, Raffale Cortellessa, mignanese che fin dall’inizio ha guidato l’alleanza contro i progetti eolici che avrebbero voluto fare scempio della “sua” montagna, riuscendo a convincere l’attuale amministrazione comunale di Mignano, la quale, a distanza di tanti anni ha infine ritenuto di abbandonare l’idea di futuri progetti eolici e di puntare invece alla difesa del paesaggio ed al turismo, per la valorizzazione del proprio paese, facendo anche restaurare l’antico Castello del feudo del noto condottiero Ettore Fieramosca e preservando lo scenario paesaggistico che lo domina, ovvero il Monte Cesima con la ridesignazione di quell’Area Wilderness mediante la quale una precedente amministrazione già aveva avuto la lungimiranza di difendere la montagna con un atto formale che oggi appartiene alla storia dell’ambientalismo italiano, ed anche europeo, avendo gettato le basi di quella è stata la prima Area Wilderness italiana ed anche europea di designazione comunale.
Siamo certi che da oggi, l’Area Wilderness Monte Cesima assurgerà a simbolo di una difesa paesaggistica ma anche naturalistica (per i grandi valori di biodiversità presenti sulla montagna), rurale (per un mondo che sempre sta sparendo e che l’Area Wilderness contribuisce a preservare), storica (per i legami alla storia che in tanti hanno messo in evidenza durante la manifestazione, da fatti legati all’Unità d’Italia alla sua liberazione durante l’ultimo conflitto mondiale, con lo sfondamento del fronte su quel Monte Lungo alle falde del Monte Cesima col sacrificio di tanti giovani soldati, sia stranieri sia italiani le cui spoglie di molti di essi ancora riposano nel cimitero memoriale di fronte al Monte Cesima) ed anche architettonica ed urbanistica (col restauro dell’antico castello), e turistica, come ultima e saggia scelta per un futuro di sviluppo sociale ed economico compatibile.
Murialdo, 12 Novembre 2015