Il programma di Rete 4
L’ennesimo attacco gratuito nei confronti dei cacciatori in televisione, una tendenza a cui purtroppo il mondo venatorio non può e non deve fare l’abitudine. L’ultimo protagonista negativo è stato Vittorio Feltri, intervenuto due giorni fa a Rete 4 nel corso della trasmissione “Il diario del giorno”. Il tema del programma è stato quello del numero eccessivo di cervi in Valtellina.
Un piano che non piace ai cacciatori
Si è parlato degli ungulati e del piano di abbattimento che ha ricevuto il via libera da parte dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), una scelta che non ha convinto nemmeno lo stesso mondo venatorio per via dei ritardi accumulati. Alla trasmissione ha preso parte anche Michela Vittoria Brambilla, ma è stato proprio Feltri ad avvelenare il clima.
Accuse senza contraddittorio
Le prese di posizione anticaccia della Brambilla e di altri animalisti in studio potevano anche essere messe in conto, peccato che il direttore editoriale di Libero non abbia usato mezzi termini per attaccare la categoria. Ecco le sue parole: “I cacciatori dovrebbero essere fucilati in massa perché così capirebbero cosa vuol dire farsi sparare addosso”. Nessuno ha preso le distanze da simili affermazioni e nessuno si è tanto meno scusato, un copione purtroppo già visto.
Considerato che sia i cervi che i cinghiali e
lupi arrecano ingenti danni a coltivatori e allevatori ma sono protetti da ambientalisti e animalisti non sarebbe il caso di predisporre un piano di abbattimento di questi almeno la.terra che abbiamo sottratto alla fauna ritorna a loro . Però questi signori che pontificano sempre seduti sulle poltrone delle TV devono dirci che mangeranno