Il porto d’armi ha perso nove punti percentuali, soprattutto a causa delle norme sempre più restrittive in materia di caccia. Lo stesso discorso vale per la difesa persona, in primis per quel che concerne le armi lunghe. Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio OPAL (sigla che sta a identificare l’Osservatorio Permanente Sulle Armi Leggere), ha commentato i numeri appena snocciolati.
Ecco cosa ha detto: “Molti anziani oggi non praticano più la caccia, ma hanno ancora dei fucili e decidono di passare alla licenza per tiro a volo, magari per andare al poligono nel weekend. L’uso sport è il più facile da ottenere. Negli anni ’70 i titolari di un fucile con porto d’armi per uso caccia erano circa 2 milioni e 300mila, contro i 700 mila circa del periodo attuale”.