Blitz animalista anti cacciatori a Lonigo in provincia di Vicenza durante la Festa degli Osei.
LONIGO (Vicenza). A notte fonda 4 attivisti dell’Alf hanno scritto minacce sui capannoni, la sorveglianza ferma una ragazza. Gli altri tre membri del gruppo sono riusciti a fuggire, denunciata la giovane di Alonte.
Lonigo. Un atto di vandalismo ha turbato la tranquillità della seconda “Festa dei osei” promossa dalla Federcaccia del Basso Vicentino e tenutasi nel fine settimana al parco Ippodromo comunale di Lonigo. Nelle prime ore di ieri un gruppo di animalisti ha imbrattato con delle scritte contro i cacciatori due dei tendoni che ospitavano la manifestazione.
L’azione si è svolta in maniera movimentata: poco dopo le tre, una delle guardie giurate che presidiavano le strutture montate per la festa ha notato dei movimenti sospetti nella zona del parco rivolta verso via Oberdan. Recatosi sul retro dello stand del ristorante, ha visto quattro persone che, armate di bombolette spray, stavano spruzzando delle scritte sulla parete di plastica del capannone. L’intervento della guardia ha messo in fuga gli attivisti ma una ragazza che faceva parte del commando non è riuscita ad allontanarsi in tempo ed è stata raggiunta dal sorvegliante.
Prima dell’arrivo dei carabinieri, immediatamente avvisati dagli organizzatori, ha affermato di essere un’esponente dell’”Alf” (Animal Liberation Front), un’associazione animalista internazionale che in passato ha compiuto delle clamorose azioni di protesta contro allevamenti di animali da macello, case farmaceutiche e laboratori di pellicceria. I militari hanno registrato le generalità della giovane, una ragazza di 23 anni residente ad Alonte.
L’incidente non ha impedito il regolare svolgimento della festa, alla quale ha partecipato una nutrita folla di persone e che è culminata con un convegno sulla situazione dello sport venatorio in Italia.
Particolare interesse ha suscitato la mostra sulla fauna locale, una ricostruzione dell’habitat della montagna, dei colli e della pianura vicentini con l’esposizione di molti esemplari di animali imbalsamati.
«Ci aspettavamo un attacco da parte degli animalisti e per poco non siamo riusciti a sventarlo – commenta il presidente provinciale di Federcaccia Giancarlo Bonavigo – Già l’anno scorso avevamo avuto delle avvisaglie con dei manifesti strappati e la distribuzione di volantini contro la nostra iniziativa.
Stavolta temevamo che la presenza degli animali imbalsamati avrebbe attirato nuova ostilità nei confronti di Federcaccia e purtroppo i nostri sospetti erano fondati.
Al di là del significato del gesto, ci spiace perché sono state danneggiate delle strutture che non sono di nostra proprietà: dei tue tendoni, uno è del Comune, l’altro è stato affittato».
Non è la prima volta che gli animalisti entrano in azione a Lonigo. Qualche tempo fa, per protestare contro la campagna di cattura dei piccioni lanciata dal sindaco Giuseppe Boschetto, sono stati appesi sul portone del municipio degli striscioni contenenti scritte contrarie agli interventi di questo tipo.
Lino Zonin
Fonte: Il Giornale di Vicenza