Oltre 70 attacchi dei lupi sull’Altopiano, sul Grappa e nel territorio di Recoaro. E 1.017 cinghiali abbattuti, che tuttavia non sono bastati per limitare i danni alle colture: pascoli arati, mais devastato nelle zone collinari, patate e orticole fatte fuori. Sono i numeri dell’annata 2021 archiviati ad oggi dalla polizia provinciale di Vicenza, che segnalano come il problema della fauna selvatica stia diventando sempre più preoccupante in provincia di Vicenza e come gli agricoltori siano sempre più indifesi e impotenti. Anna Trettenero, presidente di Confagricoltura Vicenza, spiega: “i numeri sono eclatanti e segnalano, per quanto riguarda i cinghiali, che gli ungulati si stanno espandendo e che le azioni di contenimento messe in atto finora non sono sufficienti.
Oltre ai prati, che vengono devastati in maniera impressionante, quest’anno abbiamo avuto segnalazione di agricoltori che hanno seminato il mais tre volte, il che significa aumento dei costi e perdita della produzione fino al 50 per cento”. Per quanto riguarda i lupi “sappiamo dalle cronache che sono scesi in pianura, com’è successo a Bressanvido, e che sono sempre più frequenti gli attacchi anche a privati, con cani e altri animali domestici sbranati. A rischio sono, dunque, non solo l’alpeggio e i pascoli, ma anche il turismo sull’Altopiano e la cittadinanza, perché anche le persone non possono più sentirsi sicure. Bisogna trovare soluzioni veloci e realistiche. I cani da guardiania e le recinzioni sono risposte parziali e non risolutive. Per quanto riguarda i cinghiali bisogna intervenire e riequilibrare i numeri, o tra qualche anno ci troveremo con i campi invasi e abbandonati”, conclude.