Il Coordinamento regionale degli Ambiti Territoriali di Caccia calabresi si è riunito due giorni fa, mercoledì 10 febbraio 2016, a Vibo Valentia per parlare dei problemi che riguardano la gestione venatoria nella regione meridionale. A darne comunicazione è stata Federcaccia Calabria, la quale ha anche spiegato cosa è emerso nel corso dell’incontro. Il quadro è stato definito allarmante, visto che le criticità non sono ancora state risolte nonostante l’impegno degli ATC e le segnalazioni numerose. In particolare, questo Coordinamento e le associazioni venatorie della Calabria ha sottolineato le varie difficoltà, non ultime quelle economiche, amministrative e giuridiche, a cui bisogna far fronte ogni giorno. Le proposte che sono state avanzate, come si legge nel comunicato di Federcaccia, sono il frutto di valutazioni e analisi condivise.
La stessa denuncia è stata fatta in altre riunioni presso gli enti del settore, senza dimenticare gli incontri pubblici e le note che sono state inviate alla Regione Calabria e alle varie province nel periodo temporale in cui sono state competenti per quel che riguarda la caccia. Nei mesi scorsi, tra l’altro, sembrava tutto pronto per una modifica sostanziale e fondamentale della legge regionale in materia, una consapevolezza maturata al termine di un incontro presso la Presidenza della Giunta.
Gli Ambiti Territoriali di Caccia si erano dimostrati ben disposti a tal proposito e le associazioni avevano spiegato di voler fornire il loro contributo per la costruzione di percorsi virtuosi tramite proposte concrete. Le promesse sono rimaste soltanto delle ipotesi, anzi si sono diffuse voci di tenore contrario: la Regione sarebbe intenzionata addirittura a commissariare gli ATC, cercando di far passare il messaggio che la responsabilità della situazione allarmante e delle inadempienze in ambito venatorio vanno ascritte proprio ad essi.
Questi atteggiamenti vanno comunque verificati, se venissero accertati rappresenterebbero, sempre secondo Federcaccia Calabria, una invadenza ingiustificata della politica regionale. Ultimamente, invece, il Coordinamento ha inviato una nota congiunta al presidente della Giunta Regionale, al Capo del Gabinetto e al Dirigente del Settore Caccia e Pesca della Calabria, in modo da evidenziare tutte queste considerazioni, anche se non è stato ottenuto alcun tipo di riscontro a fronte di difficoltà permanenti.
La gestione viene ancora garantita con la massima competenza possibile, come si può leggere al termine del comunicato, e in maniera trasparente ed equilibrata, nel tentativo di colmare le lacune anche nel periodo di caccia. La stagione venatoria si è conclusa e si ritiene indispensabile a questo tempo avviare ogni iniziativa che è necessaria per permettere agli ATC di svolgere la loro attività autonomamente.