La stranezza non è stata spiegata, visto che non servivano controlli, bensì una semplice consegna alla Provincia per la notifica al cacciatore entro i 90 giorni successivi. Il cacciatore riuscì quindi ad annullare il verbale. L’indagine aveva portato alle dimissioni dell’ormai ex presidente, con il successore nominato soltanto da pochi giorni. Il rinvio a giudizio è stato motivato con il dolo nel ritardo della consegna del verbale.
Secondo quanto affermato dalla difesa di Pezzato, al contrario, la Provincia aveva a disposizione 38 giorni per notificare, dunque il problema non ci sarebbe stato. Fra quattro mesi se ne saprà di più e si scoprirà come sono andate avanti le indagini. Dallo scorso mese di giugno la nuova guida dell’Associazione Cacciatori Trentini è Stefano Ravelli.