Carlo Pezzato, ex numero uno dell’Associazione Cacciatori Trentini, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di abuso d’ufficio: l’udienza si svolgerà il prossimo mese di novembre e riguarda il mancato timbro del tesserino venatorio da parte di un cacciatore anziano. Nel corso di un intervento di caccia, l’uomo fu fermato da un guardiacaccia che aveva poi notificato il verbale. Il documento è però rimasto sulla scrivania dello stesso Pezzato per quasi due mesi (52 giorni per la precisione).
La stranezza non è stata spiegata, visto che non servivano controlli, bensì una semplice consegna alla Provincia per la notifica al cacciatore entro i 90 giorni successivi. Il cacciatore riuscì quindi ad annullare il verbale. L’indagine aveva portato alle dimissioni dell’ormai ex presidente, con il successore nominato soltanto da pochi giorni. Il rinvio a giudizio è stato motivato con il dolo nel ritardo della consegna del verbale.
Secondo quanto affermato dalla difesa di Pezzato, al contrario, la Provincia aveva a disposizione 38 giorni per notificare, dunque il problema non ci sarebbe stato. Fra quattro mesi se ne saprà di più e si scoprirà come sono andate avanti le indagini. Dallo scorso mese di giugno la nuova guida dell’Associazione Cacciatori Trentini è Stefano Ravelli.