Arcicaccia: “Ancora una volta il tribunale mediatico ha condannato ingiustamente i cacciatori”.
“Auspichiamo un suo pronto intervento per fare piena chiarezza sulle minacce ed intimidazioni ricevute nei giorni scorsi dal Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla.
Soprattutto per evitare che, ancora una volta, vengano accusati ingiustamente i cacciatori”: questi i contenuti di una lettera inviata dal presidente nazionale Arcicaccia, Osvaldo Veneziano, al Ministro dell’Interno Roberto Maroni. “Abbiamo espresso, e continuiamo a farlo, piena e convinta solidarietà al Ministro Brambilla insieme alla ferma condanna per gli accadimenti avvenuti – sottolinea la missiva -. Risulta ancora anonimo il responsabile di tale reato mentre, in modo generalizzato, leggendo alcuni organi di informazione, l’accusa è stata rivolta ai cacciatori.
La sentenza mediatica, dunque, è stata già emessa. Ci ricorda in qualche modo l’approccio superficiale e sbagliato avvenuto per la ricerca dei responsabili degli incendi dolosi nel nostro paese allorché vennero accusati ingiustamente i cacciatori per poi scoprire, grazie all’intervento del Corpo Forestale dello Stato, la loro assoluta estraneità. Stessa cosa dicasi per l’uccisione degli orsi nelle aree protette”.
“Generalizzare conforta ideologie e fondamentalismi, ma non aiuta a fare giustizia. Per questo motivo auspichiamo un suo autorevole intervento – dichiara Osvaldo Veneziano a Roberto Maroni – affinché ci sia attenzione e celerità nello svolgimento delle indagini con l’impiego dei mezzi e degli strumenti più opportuni per giungere al più presto alle conclusioni dell’inchiesta avviata al fine di punire gli artefici di tale deprecabile atto.
L’accertamento della verità dei fatti concorrerà a trovare le migliori soluzioni per prevenire il ripetersi di simili efferati eventi e per garantire la protezione delle persone. Intervento necessario per poter riprendere un civile e sereno confronto delle idee che fino ad oggi, purtroppo, è stato alimentato da pregiudizi finalizzati a criminalizzare indiscriminatamente quanti praticano la caccia nel rispetto delle leggi dello Stato”.
Nella lettera Osvaldo Veneziano ha inoltre ricordato la necessità di indagare con efficacia e tempestività sull’omicidio del cacciatore avvenuto nei giorni scorsi in Calabria nel corso di una rapina: “una vicenda ed una dinamica non ancora chiari e che sottolinea inoltre la necessità di una maggiore presenza dello Stato sul territorio”.