Le continue denunce degli itticoltori veneti hanno spinto il consigliere regionale Gianpiero Possamai (Lega Nord) a presentare in assemblea un emendamento che prevede l’abbattimento selettivo dei cormorani. Come riferito dal Mattino di Padova, i volatili sono accusati di aver depredato un numero impressionante di pesci, in particolare le trote, un danno economico rilevante per il settore.
Il contenimento dovrebbe essere gestito dalla Polizia Provinciale, dagli agenti venatori volontari, dalle guardie giurate e anche dai proprietari delle aziende e dei fondi agricoli. Il fenomeno della razzia di pesci riguarda soprattutto il Delta del Po, il bacino del Piave e quello del Livenza. I cormorani a cui si riferisce questo emendamento sono quelli già tutelati e che sono aumentati di numero in maniera esponenziale: l’acquacoltura e l’itticoltura ne hanno risentito pesantemente, come anche gli habitat naturali.
Il confronto consiliare non è stato comunque tranquillo. La reazione degli ecologisti e delle associazioni animaliste è stata accesa, come ci si poteva facilmente aspettare, e c’è chi ha definito l’abbattimento dei cormorani una “vergogna”: si è parlato anche di una regione “ostaggio di una lobby interessata solo a sparare a tutto ciò che si muove”.