Il contenimento dovrebbe essere gestito dalla Polizia Provinciale, dagli agenti venatori volontari, dalle guardie giurate e anche dai proprietari delle aziende e dei fondi agricoli. Il fenomeno della razzia di pesci riguarda soprattutto il Delta del Po, il bacino del Piave e quello del Livenza. I cormorani a cui si riferisce questo emendamento sono quelli già tutelati e che sono aumentati di numero in maniera esponenziale: l’acquacoltura e l’itticoltura ne hanno risentito pesantemente, come anche gli habitat naturali.
Il confronto consiliare non è stato comunque tranquillo. La reazione degli ecologisti e delle associazioni animaliste è stata accesa, come ci si poteva facilmente aspettare, e c’è chi ha definito l’abbattimento dei cormorani una “vergogna”: si è parlato anche di una regione “ostaggio di una lobby interessata solo a sparare a tutto ciò che si muove”.