Come si può leggere nella loro lettera, la specie in questione sta godendo in questo momento di un ottimo stato di salute, inoltre è in continuo aumento: l’esclusione dal prelievo venatorio nei primi giorni di settembre è stata dunque definita “inopportuna”. I presidenti sono anche convinti della falsità di quanto si sta affermando in merito al colombaccio, vale a dire il fatto che non possa sopportare le due giornate in preapertura.
Tra l’altro, la missiva sottolinea anche come questo prelievo andrebbe a spostare l’attenzione dalla tortora, una specie che è invece realmente in difficoltà. Tenuto conto del parere non vincolante dell’ISPRA, le tre associazioni venatorie si sono dette liete di mettere a disposizione qualsiasi studio scientifico a supporto della loro tesi. Per questo motivo, l’auspicio è che ci sia quanto prima una modifica del calendario 2016-2017, con la proposta del 1° e 4 settembre prossimi come giornate di caccia.