Veneto: la Lac considera illeggittima la legge sulla caccia in deroga, ricorre al Tar chiedendo la sospensione.
La Lac (Lega per l’Abolizione della Caccia) considerata illegittima e in contrasto con le norme nazionali ed europee la delibera della Giunta Regione Veneto che ha approvato la legge sulla caccia in deroga per le specie storno, fringuello, peppola e pispola, impugnandola davanti al Tar. A dire del presidente dell’associazione, Andrea Zanoni, la delibera dà l’immunità ai cacciatori veneti di commettere il reato di bracconaggio permettendo di sparare agli uccelli che in altre regioni sono protetti.
La Lac si fa forte del mancato parere favorevole dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale), che si è espressa in termini negativi sulle specie oggetto di prelievo, inoltre definisce la delibera “una pratica acchiappavoti”, grazie alla quale Lega Nord e Pdl, concedendo le deroghe, tentano di accapparrarsi il voto dei cacciatori alle prossime elezioni regionali. A dire del Presidente della LAC “a pagare saranno presto tutti gli italiani, perché l’Europa punirà il nostro Stato per le colpe del Veneto Tra pochi mesi giungerà a conclusione la vicenda giudiziaria davanti alla Corte di Giustizia europea, aperta oltre 5 anni fa: gli ultimi pareri dell’Ue hanno confermato che le cacce in deroga sono strumenti eccezionali. In Veneto dal 2002 è diventata una prassi, una consuetudine acchiappavoti. Ci costerà cara”.