Nota congiunta
Riportiamo di seguito il comunicato congiunto e firmato da Sergio Berlato (ACR), Giulia Sottoriva (Confavi), Umberto Venturini (ACV), Gianni Garbujo (Italcaccia Veneto) e Gianfranco Vezzari (FCR): “Con la sentenza del 23 dicembre 2024, il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto, accogliendo parzialmente il ricorso presentato dagli animal-ambientalisti contro il nuovo Piano Faunistico Venatorio 2022-2027, ha annullato parte del PFVR, imponendo alla Regione Veneto di vietare la caccia sui valichi montani”.
Nuova tegola
“Il TAR ritiene che il nuovo piano presentato dalla Giunta Regionale con la collaborazione dei dirigenti venatori delle associazioni che fanno parte della famigerata “cabina di regia allargata”, sia carente di istruttoria e vada parzialmente bocciato. Brutta nuova tegola sulla testa dei cacciatori del Veneto che, dopo la sospensione anticipata della caccia ad alcuni turdidi e alcuni uccelli acquatici, dovranno subire anche la chiusura definitiva della caccia sui valichi montani”.
Ulteriore penalizzazione
“Come avevamo detto e scritto, era inevitabile che con l’approvazione del nuovo PFVR fatta con atto amministrativo anziché legislativo, venisse servita su un piatto d’argento agli animal-ambientalisti la possibilità di penalizzare ulteriormente i cacciatori del Veneto, come se in questi ultimi cinque anni i praticanti l’attività venatoria non fossero stati penalizzati a sufficienza”.