Con un decreto dello scorso 20 luglio la Regione Veneto ha disposto il divieto temporaneo di caccia in alcune località di notevole interesse storico fino al 30 settembre 2016. Si tratta di una scelta resa possibile da una legge regionale e che ha come obiettivo principale quello di tutelare l’integrità e la quiete delle zone. Entrando più nello specifico, la Giunta ha preso spunto dalla Legge Regionale numero 50 del 1993 (“Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”).
L’elenco delle località in cui non sarà possibile cacciare sono diverse. Si tratta delle isole del Lido e di Pellestrina (fino al faro di Caroman), dalla foce del Tagliamento fino a porto Baseleghe, dal porto di Falconera a porto Caleri, da porto Caleri fino alla Guardia di Finanza di Caleri, i litorali delimitati a nord dalla Foce del Po di Levante, a sud-ovest da “La Vallona” e a sud dalla foce del Po di Maistra, la spiaggia di Boccasette.
Ci sono anche delle limitazioni precise da rispettare. Ad esempio, la caccia verrà vietata per una profondità di mille metri dal battente dell’onda verso terra, con la stessa distanza verso il mare. C’è comunque da precisare che il provvedimento non si applica all’interno degli istituti venatori privatistici preclusi all’accesso ai fini della fruizione turistica.