La Giunta del Veneto sta pensando di creare un servizio regionale di vigilanza che potrebbe accorpare le guardie provinciali e gli ispettori in un corpo unico, organizzato proprio dalla Regione. In questo modo si potrebbero affidare diverse attività, vale a dire quelle di vigilanza e controllo in ambito ambientale, venatorio, agro-alimentare e faunistico. Il disegno di legge è stato approvato nel corso dell’ultima seduta dopo la proposta di Giuseppe Pan, assessore all’Agricoltura, con il vicepresidente Gianluca Forcolin.
La norma è stata inviata alla conferenza permanente delle autonomie locali e al Consiglio Regionale. La Regione Veneto doveva valorizzare le professionalità e le competenze degli agenti della Polizia Provinciale e quindi si è pensato a questa soluzione. L’obiettivo è quello di pianificare nel modo migliore possibile la vigilanza e il controllo venatorio, ittico e ambientale in tutto il territorio regionale.
Tra i compiti specifici di questi futuri agenti figurano il monitoraggio dei mercati agricoli, l’impiego di prodotti e fitofarmaci nelle colture e la vigilanza delle cave ed attività estrattive. L’istituzione del nuovo servizio regionale avverrà a costo zero.