La controversa decisione della Corte Costituzionale di bocciare la legge regionale del Veneto sul disturbo venatorio sta già producendo delle reazioni. Il mondo della caccia non poteva rimanere in silenzio e Sergio Berlato, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale, ha commentato la scelta dei giudici. Secondo Berlato bisogna prendere atto della sentenza, ma allo stesso tempo occorre darsi da fare per presentare una legge identica presso il Parlamento Nazionale.
Il tramite non può che essere uno, l’onorevole Maria Cristina Caretta, guida importante della CONFAVI. Gli altri parlamentari di FdI saranno ugualmente preziosi in questo percorso normativo. Per la Consulta il testo deve essere considerato illegittimo a causa di un eccesso di competenze. In poche parole il disturbo venatorio viene giudicato alla pari dell’ordine pubblico e della sicurezza, materie di cui si può occupare lo Stato e non una Regione.
Le sanzioni amministrative previste possono arrivare fino a 3600 euro. Berlato ha anche ricordato come in altri paesi del continente europeo, Francia in primis, ci siano leggi simili, oltre che in vigore da diverso tempo. Per tutti questi motivi non si deve rimanere con le mani in mano ed equiparare il prima possibile la normativa statale italiana a quella delle altre nazioni.