Sergio Berlato, presidente della Terza Commissione Permanente del Consiglio Regionale del Veneto, ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Venezia per chiedere di procedere contro alcuni dirigenti venatori che nei giorni scorsi hanno rilasciato “incaute e false affermazioni riportate dalla stampa locale”. Berlato si riferisce ai dirigenti della Federazione Italiana della Caccia, in particolare Luciano Babbo, presidente provinciale della sezione veneziana.
Nello specifico, non sono piaciute le dichiarazioni che hanno fatto riferimento a possibili disordini a partire dal 1° ottobre in occasione dell’entrata in vigore della nuova legge sul “nomadismo” venatorio. Un altro titolo che ha convinto Berlato a presentare l’esposto è il seguente: “Federcaccia ha lanciato l’allarme con Luciano Babbo: secondo i nostri legali i cacciatori potranno essere sanzionati fino a 1800 euro da ogni pubblico ufficiale, sia la polizia provinciale o le guardie venatorie perché per noi resta in vigore la legge 157, quella precedente“.
Questi dirigenti non hanno riconosciuto il nuovo calendario, soprattutto la previsione di tre giorni di caccia su un totale di cinque per quel che riguarda la selvaggina. Berlato ha ipotizzato un reato punito dal Codice Penale, cioè il procurato allarme presso l’autorità, ma anche l’istigazione alla disobbedienza a leggi di ordine pubblico. Tra il presidente e Babbo ci sono stati altri screzi in passato e sempre per le dichiarazioni rilasciate alla stampa.