Venerdì 5 febbraio sarà la volta del corso destinato ai conduttori di cani da recupero per ungulati feriti: l’inizio è previsto alle 8:30, mentre la fine delle lezioni è fissata alle 19. Sabato 6 febbraio, sempre negli stessi orari appena descritti, toccherà invece ai partecipanti al corso per conduttori di cani limieri. Sarà possibile a iscriversi a entrambe le giornate, mentre il 7 febbraio ci sarà una esercitazione pratica, con il lavoro sulle tracce, la prova scritta e quella orale, la consegna degli attestati e la conclusione dei corsi. Il docente sarà Giuliano Colombi, tecnico faunistico nonché giudice esperto dell’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana).
La presentazione ufficiale dei corsi è avvenuta proprio questa mattina nella cornice di Villa Recalcati a Varese ed è stata ribadita la volontà di raggiungere risultati importanti, in particolare per quel che riguarda la gestione della specie cinghiale. Non è il primo momento di formazione di questo tipo e si punta ad avere dei cacciatori sul territorio che siano sempre più consapevoli del loro ruolo e preparati nell’esercitare e gestire l’arte venatoria. I cani descritti nei corsi sono quelli che fiutano la fauna selvatica ferita oppure che consentono una tecnica di caccia al cinghiale molto particolare, la girata.
I cani limieri fanno parte di una razza di segugi inglesi che sono conosciuti anche come cani di Sant’Uberto (oppure bloodhound). La loro caratteristica principale è senza dubbio l’olfatto molto sensibile, quindi più che adatto per la caccia agli ungulati. La loro altezza al garrese supera i 70 centimetri, inoltre sono animali piuttosto robusti e dal pelo corto e fine. La tecnica della girata è tipica dei territori non eccessivamente estesi e che comincia con la tracciatura e il canaio e il cane al guinzaglio che aggirano la zona di caccia alla ricerca della traccia fresca. Il limiere segnala poi il ritrovamento abbaiando costantemente a fermo e il cinghiale viene intercettato dalle poste posizionate all’inizio nel caso il cacciatore non riesca a sparargli.