La Valle d’Aosta ha ufficialmente una legge sulla caccia riformata. Come riferito da Aosta Sera, il Disegno di Legge è stato approvato con 25 voti favorevoli, uno contrario e 6 astensioni dal Consiglio Valle: si tratta di modifiche importanti al testo e che riguardano la tutela e la gestione della fauna selvatica, oltre alla disciplina dell’attività venatoria. La riforma si riferisce nello specifico alla Legge Regionale numero 64 del 1994 e punta a rendere più razionale la spesa corrente, a promuovere la caccia in Valle d’Aosta, ma anche a rendere più semplice il modello sanzionatorio.
Come spiegato dal relatore David Follien, è stato introdotto, tra le altre cose, il permesso giornaliero di caccia, senza dimenticare il tesserino annuale e la riduzione della quota dei proventi della tassa di concessione regionale per l’attività venatoria. L’iter normativo era partito nel 2014, mentre quest’anno aveva subito una brusca frenata.
L’emendamento è stato pensato appositamente per un settore che coinvolge circa 1400 cittadini valdostani. Anche Renzo Testolin, assessore all’Agricoltura e alle Risorse Naturali, ha voluto esprimere la propria opinione sulla riforma. Secondo il suo pensiero, la caccia locale doveva essere nuovamente regolamentata, in particolare per venire incontro alle esigenze fatte emergere dalla società e dall’ambiente.