Il percorso di revisione del Piano faunistico venatorio valdostano, i censimenti volti a definire la consistenza del patrimonio faunistico regionale, l’organizzazione delle circoscrizioni e delle sezioni del Comitato regionale per la gestione venatoria sono i temi trattati nelle riunioni tra la Regione ed il mondo venatorio valdostano. Oltre all’Assessore Davide Sapinet, hanno partecipato il Dirigente e i funzionari dell’Ufficio Flora e fauna del Dipartimento Risorse naturali e Corpo forestale e il Presidente e il vice Presidente del Comitato regionale per la gestione venatoria. “Gli incontri sul territorio – dichiara l’Assessore Sapinet – hanno rappresentato una valida occasione per cogliere il ruolo importante del mondo venatorio, non solo rispetto alla funzione di controllo della fauna, ma anche per la costante presenza sul territorio.
Una presenza che, anche grazie all’organizzazione delle ‘corvées’, consente il fondamentale presidio della montagna, in stretta collaborazione con i nostri allevatori e con le comunità locali e che svolge un ruolo primario nella regolazione del nostro habitat naturale. Ho visto nei cacciatori una grande passione, spesso tramandata da generazioni, e una profonda competenza”. Anche la discussione sulle varie specie in sofferenza, come il capriolo, o a rischio, come i lagomorfi, o ancora su quelle che necessitano di un monitoraggio costante, come i cinghiali, il cervo o il lupo, ha riscontrato un grande interesse.
Infine, ampio spazio è stato dedicato all’organizzazione dei centri di controllo dei prelievi, al loro funzionamento e al rapporto con le Stazioni forestali, così come alla formazione dei cacciatori, elemento centrale per una corretta attività venatoria, e all’addestramento dei cani. Nei prossimi giorni saranno organizzati ulteriori incontri, più tecnici, per definire la predisposizione del nuovo Piano faunistico venatorio regionale (Valledaostaglocal.it).