In poche parole, sono state recepite le istanze dei cacciatori valdostani, assicurando uno stretto legame tra mondo venatorio e territorio. Di cosa si tratta nello specifico? I capi prelevabili in una delle otto circoscrizioni venatorie della Valle d’Aosta verranno assegnati ai cacciatori che appartengono alla stessa: inoltre, il Comitato Regionale per la Gestione Venatoria avrà la possibilità di derogare a questo principio, in modo da garantire un prelievo equo per tutti i cacciatori.
Non meno importante è il riconoscimento di una maggiore autonomia gestionale per quel che riguarda lo stesso Comitato Caccia. Secondo Nogara, da oggi in poi si potrà superare l’anno di stasi dovuto al commissariamento di questo organo, con le elezioni che si avvicinano sempre più.