Come riferito da ACR (Associazione Cultura Rurale), è stata approvata dalla Regione Valle d’Aosta la legge Anti-lupo che permetterà di applicare piani di gestione e contenimento delle popolazioni di lupo “per difendere persone e animali”. Una legge a favore delle aziende agricole, degli allevatori, degli alpeggi e anche dei cittadini. Si potrà quindi, previa autorizzazione dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e del Ministero dell’Ambiente, effettuare il prelievo, la cattura e l’eventuale abbattimento di esemplari di Canis Lupus ritenuti pericolosi. Un sollievo per i portatori della Cultura Rurale valdostani che sono ormai stremati dalle predazioni ricorrenti di questi grandi carnivori.
La legge anti-lupo è il frutto del coordinamento di una proposta depositata dai gruppi di minoranza (Lega e Pour L’Autonomie) e di un disegno di legge della Giunta Regionale. Tra i relatori c’è anche il celebre ex presidente della Regione Valle d’Aosta, Augusto Rollandin, ex Union Valdotaine e ora in minoranza con Pour L’Autonomie, che ha spiegato: “Questo testo non deve essere interpretato come una caccia al lupo, ma come una giusta difesa delle persone e degli animali presi d’assalto dal lupo, anche in pascoli vicino alle frazioni e negli alpeggi”. Secondo l’altro relatore, Albert Chatrian (SA-AV), con questa legge “si garantisce la conservazione della specie, compatibilmente con le attività di allevamento e agricole che in alcune circostanze sono state minacciate e lese dagli attacchi”.