Un inaspettato (e apprezzato) gesto di coscienza ambientale e rispetto dell’ecosistema sta facendo parlare l’alta Valle Camonica: il comprensorio C1 ha deciso di sospendere in anticipo le attività di caccia al cervo (nello specifico, si tratta delle cervi femmina più giovani). Il presidente Stefano Tomasi ha proposto d’interrompere l’attività venatoria per le straordinarie condizioni climatiche dovute alle abbondanti nevicate degli ultimi giorni.
Così come avviene da sempre, la selezione naturale degli animali quest’inverno sarà molto dura, per la scarsità di cibo seguente alla presenza di neve. Già due anni fa, quando la coltre bianca aveva coperto per un periodo prolungato il territorio dell’alta Valle, erano morti oltre 120 cervi nel corso dell’inverno e il timore è che anche quest’anno il fenomeno possa ripetersi.
Per questo i cacciatori del C1 hanno deciso di non prelevare la ventina di cervi, già previsti nel piano di abbattimento mirato, e di salvaguardarle. Gli animali, in questo periodo, si sono abbassati di quota, dove non ha ancoraVal nevicato, e stazionano in tutta tranquillità poco sopra gli abitati di Vione e Temù (Giornale di Brescia).
i cacciatori non hanno bisogno delle spiegazioni degli ambientalisti,,,perche conoscono la natura meglio degli ambientalisti.