La Regione Friuli Venezia Giulia attribuisce ai cacciatori un ruolo primario nella gestione degli ungulati considerata la proliferazione di cinghiali e altri mammiferi selvatici e i pochi agenti forestali e venatori che da soli non possono affrontare il problema. Il Consiglio regionale ha infatti approvato (oltre al centrodestra a votare a favore sono stati anche Moretti, Shaurli e Santoro del Pd) la proposta di legge nazionale (di cui è prima firmataria la forzista Mara Piccin) che punta ad attribuire alle Regioni la gestione del controllo degli ungulati.
Se adesso a svolgere dette attività possono essere solo le guardie forestali e solo dopo aver sperimentato l’inutilità dei metodi ecologici, non trattandosi di attività venatoria, si vuol concedere a tutti i cacciatori di fare abbattimenti giustificati dai danni all’agricoltura. Detti abbattimenti di fauna selvatica potranno essere compiuti anche nelle aree interdette alla caccia (es. Parchi) e a tutte le ore del giorno. Ora la parola passa al Parlamento.
Se la Toscana ha approvato la caccia al cinghiale in braccata nelle aree non vocate nei giorni riportatati oltre che a fare una cosa inopportuna e riprovevole verso chi si sacrifica e paga per fare la caccia di selezione mi dovete spiegare come i cacciatori della braccata debbono comunque consentire nello stesso luogo la caccia tradizionale a migratoria e fauna autoctona; ma dove vivete?????volete i morti e gli incidenti e/o le litigate tra cacciatori, agricoltori. Siete un branco di incompetenti e non voglio dire altro!!!!!!!!!!!!