La Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) di Torino ha lanciato un importante appello dal titolo emblematico: “Una nutria non fa compagnia“. L’obiettivo dell’associazione agricola è quello di aprire gli occhi su questi roditori, considerati spesso simpatici e di ottima compagnia. In realtà, si tratta di una minaccia grave per l’agricoltura e per la stabilità di argini, ponti e strade. Per tutti questi motivi, CIA Torino ha chiesto la conferma del piano di contenimento che è stato approvato otto mesi fa dall’ex Provincia. La nota stampa della confederazione è diventata necessaria dopo le parole pronunciate pochi giorni fa da Alberto Unia, assessore comunale all’Ambiente, secondo cui il contenimento non ha ragione di esistere e dovrebbe essere riformulato scongiurando i metodi cruenti.
In poche parole, Unia ha chiesto l’annullamento degli abbattimenti delle nutrie. La simpatia e la compagnia di questi animali sparisce quando si pensa ai pericoli per l’economia e la sicurezza pubblica: le colture sono a rischio, di conseguenza CIA Torino ha auspicato una risoluzione chiara del problema, prima di arrivare all’emergenza ambientale.
La consapevolezza è che la lotta per il contenimento proseguirà per altri anni, anche se l’associazione non è sicura del fatto che i bilanci delle amministrazioni pubbliche garantiscano le risorse per le spese impreviste. Le nutrie provocherebbero nel nostro paese 20 milioni di euro in danni all’agricoltura e alle infrastrutture: nel Torinese, invece, gli esemplari sono 10250. CIA sta raccogliendo tutte le segnalazioni utili per comporre un libro bianco da inviare a sindaco e assessore.