Braccata di caccia al cinghiale
Domenica 17 marzo in quel di Amaseno in provincia di Frosinone, presso l’Azienda Agrituristico Venatoria “Colle della Selvina”, i ragazzi e le ragazze del Coordinamento Nazionale Giovani di Federcaccia hanno organizzato e tenuto una braccata di caccia al cinghiale. Circa 60 ragazzi giunti da tutta Italia, divisi tra poste e canai, si sono cimentati in questa avvincente battuta immersi nel difficile, ma bellissimo territorio dell’azienda.
Una giornata piacevole
Un’organizzazione capillare e una stretta collaborazione con lo staff della struttura gestita dalla famiglia Tombolillo hanno fatto sì che tutto procedesse per il meglio. Il clima disteso e conviviale ha contribuito a rendere la giornata piacevole, rilassante e ricca di emozioni nonostante la fatica, il sudore e anche qualche “padella” che non guasta mai! Durante il pranzo di fine battuta, alla presenza di circa 80 persone, i Giovani di FIdC hanno voluto omaggiare tutte le cacciatrici e le accompagnatrici presenti con una rosa rossa, rimarcando il ruolo centrale della donna nella società e nel mondo della caccia e come simbolo di quel rispetto che va tenuto e dimostrato sempre. Tutti i partecipanti hanno ricevuto un simbolico attestato di partecipazione a ricordo della giornata trascorsa. Nei saluti e vari convenevoli sono stati ringraziati tutti i partecipanti, Federcaccia per il sostegno e la fiducia e tutto lo staff di “Colle della Selvina”.
Lavoro capillare
Complimenti a Palo di Bella e Carmelo Violante in qualità di coordinatore e vice dei Giovani di FIdC e ad Aldo di Brita, ma un plauso sincero e meritato nonché doveroso va ad Azzurra Rosati, Coordinatrice del Gruppo Giovani FIdC Lazio, che non solo ha avuto l’intuizione e l’idea di organizzare questa giornata ma con un lavoro capillare e preciso è riuscita a essere un prezioso anello di congiunzione tra i partecipanti e lo staff di “Colle della Selvina” curando tutti gli aspetti relativi all’alloggio, al vitto e agli adempimenti burocratici previsti, oltre ad essersi cimentata con i suoi segugi all’interno dell’area di battuta. Da sottolineare la presenza di diversi cacciatori appartenenti ad altre associazioni venatorie che si sono complimentati con l’organizzazione e si sono sentiti amici e non ospiti, segno che dove c’è passione non c’è bandiera che tenga. Una iniziativa che ha riscosso molto successo e che sicuramente sarà riproposta (fonte: FIDC).