Tutti e tre gli accertamenti erano stati effettuati nel Folignate. Nel primo caso ad un cacciatore si contestava il mancato rispetto delle distanze da una strada carrozzabile e da un fabbricato rurale. Violazione punibile con una multa da 103 a 619 euro. Un altro cacciatore è stato multato a seguito di un controllo mentre si trovava a cacciare dietro ad un appostamento temporaneo tabellato come fisso. Anche in questo caso la multa è di entità compresa tra 103 e 619 euro. Ad un terzo cacciatore erano stati sequestrati due fucili a seguito di due successivi controlli effettuati da una guardia del Wwf mentre si trovava a cacciare nei pressi di un fabbricato rurale un caso e di una strada carrozzabile in un altro.
Luoghi dove il cacciatore, in base alla classificazione, ritiene di poter esercitare l’attività venatoria. In questo caso la vicenda rischia di trascinarsi anche nei tribunali, dato che il volontario del Wwf ha denunciato ai carabinieri minacce che il cacciatore gli avrebbe rivolto. Nel frattempo, la Regione ha stabilito che al cacciatore vengano restituiti i due fucili che gli erano stati sequestrati e che il cacciatore aveva in custodia (Tuttoggi.info).
Siamo pieni di rambo da strapazzo che, divenuto vano ogni loro tentativo nel trovar lavoro, si travestono da paladini dell’ambiente e con arroganza trattano cittadini x bene intenti ad esercitare un loro diritto, la caccia, alla stregua di malavitosi intenti a delinquere. Dovrebbero indossare una maschera piuttosto che una divisa. E andare a scuola prima di scribacchiare verbali assurdi ed errati.