Generosità e altruismo dal mondo della caccia: è un grande gesto quello delle squadre di caccia al cinghiale umbre, che in questo difficile momento hanno deciso di autotassarsi per sostenere le strutture sanitarie regionali contro il Covid 19. Nonostante l’impossibilità di incontrarsi fisicamente, da oltre un mese le circa 200 squadre della nostra regione si sono organizzate per contribuire economicamente alla fornitura di strumentazioni e dotazioni sanitarie, preventivamente concordate con le direzioni provinciali degli Ospedali di Terni, Perugia e non solo.
Le squadre hanno raccolto circa 45 mila euro, il che ha permesso loro di donare otto ventilatori polmonari e quindici flussimetri completi di accessori agli Ospedali della Provincia di Perugia, mentre ai nosocomi della provincia di Terni sono andati un Emogasanalizzatore per terapia intensiva e una barella oleodinamica completi di accessori, oltre a uno specifico strumento per le ossa. Le strumentazioni sono già state tutte consegnate. Soddisfatti i coordinatori delle squadre di caccia al cinghiale, impegnate da sempre nella gestione del territorio e supporto alle istituzioni, alle forze dell’ordine, agli agricoltori e in generale alla sussidiarietà, come più volte dimostrato con i fatti.
Da tempo, ormai, la figura del cacciatore non è più strettamente legata all’attività venatoria, ma viene spesso associata all’impegno sociale, come dimostrato anche da questo gesto, al pari di tante altre iniziative. Tornando alla donazione dei macchinari, come hanno spiegato i vari coordinatori delle squadre, è stata fortemente voluta allo scopo di dare un concreto aiuto che possa migliorare o salvare la salute anche di un solo cittadino, sia oggi – in emergenza Covid 19 – sia domani, visto che le nuove apparecchiature saranno di grande utilità per le strutture sanitarie anche in futuro (Spoletonline).