Entro il mese di aprile verrà messo a punto un nuovo piano di gestione del cinghiale in Umbria, saranno adottate nuove strategie per incrementare gli abbattimenti e facilitare la drastica riduzione della specie laddove la presenza è incompatibile con l’attività agricola. Questo l’annuncio fatto in Consulta faunistico-venatoria dall’assessore Roberto Morroni, che ha indicato sin dall’inizio del suo mandato nel contenimento dei cinghiali e della fauna selvatica una delle priorità per venire incontro alle esigenze degli agricoltori e per limitare i rischi sulle strade della regione.
L’assessore intende anche facilitare lo sviluppo della filiera delle carni di selvaggina per perseguire obiettivi economici e di sanità. Per ultimo ha evidenziato come alcuni interventi saranno mirati per le aree a Parco. Soluzioni che l’assessore Morroni ha prospettato dopo aver svolto prima un ciclo di incontri con le associazioni agricole, venatorie ed ambientali oltre che con gli Atc (Ambiti territoriali di caccia).
E che trovano il plauso di Confagricoltura Umbria, che pochi giorni prima della Consulta faunistico-venatoria aveva avuto un confronto con l’assessore sulle azioni per “contemperare la sicurezza e la salvaguardia del legittimo lavoro degli imprenditori”.