Si è concluso il Grand Prix di Plzen, il campionato di tiro a segno in cui si sono distinti con importanti risultati i giovani azzurri alla loro prima esperienza internazionale.
La scorsa domenica 13 gennaio si è chiuso il Grand Prix di Plzen, la due giorni di gare a 10m con importanti risultati da parte della nostra rappresentativa che schierava tutti giovani alla loro prima esperienza internazionale, (esclusa solo la ormai esperta Barbara Gambaro passata quest’anno nella categoria Donne). Oltre ai loro avversari i nostri portacolori hanno dovuto lottare anche contro la tensione e l’emozione per l’esordio in nazionale che li ha accompagnati durante tutte le loro prove. La gara di Plzen è stato anche il primo appuntamento per misurarsi con le nuove regole ISSF, in particolare l’approccio con i nuovi tempi di gara e lo “start form 0” in finale che ha riservato parecchie sorprese: basti pensare che il primo giorno nessun vincitore in qualificazione é riuscito a portare a casa la vittoria finale.
La prima a superare la qualificazione con 391 è stata Barbara Gambaro: la tiratrice delle fiamme Oro non è riuscita a gestire al meglio la gara uscendo per prima e raccogliendo quindi un ottavo posto. Rammarico il primo giorno per Martina Ziviani che, chiudendo la sua prestazione con un “8” per un totale di 391, non è entrata in finale solamente per la differenza mouche.
La giovane tiratrice di Cerea però non si è persa d’animo e il giorno successivo ha dimostrato tutto il suo carattere di combattente doc qualificandosi al secondo posto con 395. In finale, azzerati tutti i punteggi, con una grande prova d’orgoglio ha fatto vedere le sue grandi capacità riuscendo a sparare tutti i 20 colpi senza farsi eliminare, confermando così il secondo posto di qualificazione.
Ottime prestazioni anche da parte di Maria Schiava che ha chiuso il primo giorno la sua gara con 388, mentre il secondo con 391 non è riuscita ad accedere alla finale soltanto per la differenza mouches. Fra gli uomini Patrik Marino di Lucca ha condotto due gare da campione navigato chiudendo in testa la qualificazione il primo giorno con 589 e al quarto posto il secondo con 587. Da migliorare per lui l’approccio alla finale dove non è riuscito ad andare oltre il settimo posto in entrambe le occasioni.
Il più giovane del gruppo, il quattordicenne Marco Suppini di Vergato, ha pagato cara l’emozione all’esordio chiudendo con un 574. Il secondo giorno però Marco è riuscito ad entrare in finale ottavo con 584 dando il meglio di se, tirando colpo su colpo senza mai fare grosse sbavature e dominando al meglio l’emozione: in finale ha vinto un doppio shoot off (10,3 e 10,9) quando è stato assegnato il terzo posto ed è riuscito a piazzarsi al secondo posto finale preceduto solo dal molto più esperto di lui, l’ungherese Pèni.
21 gennaio 2013
UITS