Gli studi parassitologici rientrano a pieno titolo tra i controlli sanitari necessari per gestire in modo corretto le popolazioni dei Leporidi e della fauna selvatica più in generale. I controlli non dovrebbero essere occasionali, come spesso avviene in Italia, ma dovrebbero essere oggetto di monitoraggi periodici per individuare tempestivamente, ad esempio, la comparsa di nuove patologie pericolose per la conservazione delle specie e/o la salute dell’uomo stesso. La drammatica pandemia COVID-19 ci dimostra quanto possano essere pericolose le patologie cosiddette “emergenti” dal mondo degli animali selvatici.
Nell’ambito dei progetti attivati dell’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro Ambientali della Federcaccia sin dal 2017 sono state promosse collaborazioni con l’Università di Palermo, l’Università di Pisa, la Regione Sicilia e la Regione Toscana finalizzate, tra l’altro, allo studio dei parassiti della Lepre europea in provincia di Grosseto e della Lepre italica in alcune province siciliane.
Grazie alla disponibilità di numerosi cacciatori sono stati così raccolti diversi campioni che hanno fornito un contributo fondamentale alle attività di ricerca. I primi importanti risultati sono stati oggetto di una recente tesi di Laurea magistrale in Conservazione ed Evoluzione della Dott.ssa Erica Romi all’Università di Pisa e saranno pubblicati su una rivista scientifica specializzata (Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro Ambientali Federcaccia).