La lunga mano della lobby ambientalista sembra muoversi dietro le scelte della Commissione UE, circa la messa al bando del piombo nelle munizioni e sugli attrezzi da pesca. Una mossa del tutto singolare quella compiuta di recente da parte della Commissione, tramite la richiesta ufficiale al NADEG – gruppo di esperti sulle Direttive Uccelli ed Habitat – di esercitare pressioni politiche sui rappresentanti degli stati membri componenti il REACH Committee, al fine di indurre un voto positivo sulla propria Draft Regulation che include la messa al bando del piombo.
Giá di per sé che un’istituzione europea come la Commissione chieda ufficialmente ad un gruppo di lavoro di fare pressione per avvallare una sua proposta appare deontologicamente discutibile, ma ancora di piú lo é il fatto che la stessa nota trasmessa sembra sia stata creata da Birdlife International, nota associazione ambientalista, che compare come autore del documento.
“A chiedere chiarimenti con una lettera dettagliata ci ha pensato il collega Ceco, Tomáš ZDECHOVSKÝ, anch’egli membro dell’Intergruppo caccia e biodiversitá, in merito ad una gravissima presa di posizione che risulta essere irrispettosa delle più elementari regole del processo democratico di decisione pubblica a livello europeo” ha dichiarato il Vicepresidente Marco Dreosto, asserendo che le istituzioni hanno l’obbligo ed il dovere di garantire i principi di trasparenza ed imparzialitá, soprattutto da quelle europee, visto il grado di responsabilitá che ad esse compete.
Che vergogna. Ancora parliamo di Unione Europea?