“Nella tutela del benessere degli animali, non deve esserci spazio per estremismi e soluzioni totalmente scollegate dalla realtà. Bene che la commissione Ambiente del Parlamento Europeo, nei voti sugli emendamenti volti a rivedere e ampliare l’attuale corpus legislativo sul benessere degli animali per adeguarlo agli ultimi progressi scientifici e alle richieste sociali, abbia respinto le proposte della sinistra verde giudicate inammissibili, con la ferma opposizione da parte della Lega”, commenta Marco Dreosto, europarlamentare della Lega, componente della Commissione Envi. “La Lega ha votato a favore di misure come l’incremento degli incentivi a sostegno del miglioramento delle strutture di allevamento e l’adozione di un’etichettatura attestante la qualità delle condizioni di allevamento. Bocciato invece l’emendamento rivolto a declassificare lo status di protezione del lupo, sostenuto assieme al collega Fiocchi, al fine di limitare l’impatto della specie sull’allevamento estensivo del bestiame. Giusto migliorare le condizioni di benessere degli animali allevati, ma occorre imparare a discernere tra la realtà dei fatti e la propaganda fondamentalista portata avanti da istanze minoritarie e che malauguratamente è sempre più amplificata in ambito istituzionale: a prescindere dalle sensibilità personali, la politica non dovrebbe promuovere istanze a danno delle piccole e medie aziende che ricomprendono la maggioranza degli allevamenti zootecnici italiani, della libertà di scelta dei consumatori e dei settori di punta del sistema Paese”, conclude Dreosto.
Il periodo storico preso in esame Un recente studio del Natural History Museum di Londra ha portato a delle conclusioni a dir poco sorprendenti per quel che riguarda la biodiversità. Secondo quanto accertato tramite il Biodiversity Intactness Index nel periodo...
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