Lepri Malate di Tularemia: Le rassicurazioni del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di Ferrara
Dopo la diffusione della notizia di lepri importate dall’estero e affette da tularemia (patologia trasmessa all’uomo dai roditori per via di zanzare e zecche) e il conseguente avviso di attenzione rivolto ai cacciatori, il Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di Ferrara interviene per precisare che nella provincia di Ferrara non è stato trovato nessun esemplare di lepre malata.
I due casi finora accertati riguardano le province di Vicenza e di Pavia e si tratta di animali di provenienza estera. Il Centro di Referenza nazionale per la Tularemia, che ha sede presso la Sezione di Pavia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, il 22 dicembre 2009, aveva diagnosticato la tularemia in una lepre proveniente dalla provincia di Vicenza, di importazione ungherese, individuata in prima istanza con test sierologico a campione (70 sieri su una partita di 950 lepri) confermando poi la malattia direttamente dall’animale.
Il 4 gennaio 2010, invece, sempre lo stesso Centro ha diagnosticato un secondo caso in una lepre trovata morta al momento del lancio nei terreni di caccia. L’animale proveniva dalla Romania e faceva parte di un gruppo di 450 capi liberati in provincia di Pavia. Il gruppo di lepri, a sua volta, faceva parte di una partita di circa 1.500 esemplari arrivato da un importatore della provincia di Parma.
Nessun caso di lepri infette, quindi, in provincia di Ferrara, dove è alta l’attenzione dei veterinari dell’Azienda USL che hanno già previsto di eseguire prelievi di campioni di sangue per la diagnosi precoce della patologia, nel caso importatori locali autorizzati introducano animali provenienti da allevamenti esteri per la ripopolazione delle aree di caccia del ferrarese.
Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL Ferrara, in ogni caso, ricorda che la “tularemia è una patologia molto infettiva, trasmissibile all’uomo e che può essere contratta durante la manipolazione della lepre morta. È necessario, quindi, che le carcasse di lepre, eventualmente ritrovate sul territorio, siano manipolate con le dovute precauzioni, indossando guanti e, comunque, segnalate o recapitate agli Uffici Veterinari dell’Azienda USL di Ferrara, che si avvarranno dei laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna per gli indispensabili approfondimenti diagnostici”.
Fonte: Estense