Troppi cinghiali nella via, troppi episodi di devastazione con le pattumiere ribaltate e l’immondizia sparsa sull’asfalto insieme a brandelli di sacchetti di plastica e imballaggi: così a Roma nord l’Ama ha deciso di rimuovere i cassonetti. Succede in via dell’Acqua Traversa e in alcune diramazioni di viale Cortina d’Ampezzo: un quadrante del territorio che confina con la Riserva Naturale dell’Insugherata, 740 ettari di verde folto tra Cassia e Trionfale con gli estremi tra La Giustiniana e Monte Mario. E’ da li che arrivano gli ungulati, attirati da quei rifiuti che spesso restano nei cassonetti per giorni. Numerose le segnalazioni dei residenti su branchi di cinghiali in mezzo alla strada e pericolose aggressioni, come quella vissuta da Luca: un ragazzo della zona che per sfuggire alla carica del cinghiale ha fatto una corsa forsennata con il suo cane prima di trovare un riparo sicuro.
Così “al fine di limitare la presenza degli ungulati”, le parole testuali sul cartello di avviso affisso da Ama nelle settimane scorse (pubblicato da Vignaclarablog), i contenitori stradali sono stati rimossi. L’utenza inviata a servizi nei cassonetti posizionati altrove. “Peccato che i più vicini siano a quasi un chilometro” – tuona Marco Ottaviani, consigliere di FdI in Municipio XV. “È assurdo che per risolvere l’emergenza cinghiali si decida di eliminare i cassonetti.
Reputiamo questa decisione, presa da Ama in linea con le indicazioni di Comune e Municipio XV (entrambi a maggioranza Pd), non rappresenti minimamente la soluzione del problema ma sia agli effetti l’ennesima beffa ai danni dei cittadini, costretti a percorrere distanze chilometriche pur di riuscire a gettare i rifiuti in un cassonetto” – dicono Ottaviani e la collega di partito Adriana Glori.
“Si tratta di un’azione che non ha né capo né coda” – commenta Stefano Erbaggi esponente dell’esecutivo Romano di Fratelli d’Italia. “Invece di pensare ad incrementare la raccolta porta a porta e dopo che l’Assessore all’Ambiente del Comune di Roma aveva invitato i cittadini ad un uso moderato delle confezioni regalo nel periodo natalizio allo scopo di generare una minore quantità di rifiuti, penso che la scelta di togliere i cassonetti sia una fotografia coerente della confusione nella gestione dei rifiuti che regna tanto nel Municipio XV quanto al Comune di Roma”.
Da qui la richiesta dell’immediato ripristino dei cassonetti rimossi o, in alternativa, “che gli utenti che ne sono stati privati vengano subito sostenuti da un servizio di raccolta porta a porta” (Roma Today).