Corno da caccia
Torna a esibirsi l’Equipaggio della Regia Venaria, che domenica 29 settembre, alle ore 16, sarà di scena al Castello di Agliè (To), per un concerto dal forte sapore storico e attuale. La formazione musicale, creata dall’Accademia di Sant’Uberto nel 1996 per promuovere il recupero e la promozione della Reggia di Venaria e delle altre Residenze Reali Sabaude, presenterà una prospettiva della sua tradizione musicale attraverso gli storici legami con l’arte equestre, che ha influenzato la prassi esecutiva dello strumento al centro dell’attività: il corno da caccia. L’evento, in programma presso il giardino del Castello di Agliè, con il sostegno di Fondazione Crt e della FIdC “Pro Cultura”, accoglierà anche alcuni allievi del corso di formazione tenuto dall’Accademia di Sant’Uberto.
Una rinnovata prassi esecutiva
Dalle antiche origini e dal Medioevo, il percorso musicale si sviluppa presso le corti d’età barocca che nel XVII secolo hanno determinato il vero sviluppo del corno e il suo passaggio alla musica d’arte. La storia dello strumento ripercorrerà quella delle Residenze Reali Sabaude. Tra XVIII e XIX secolo, infatti, le nuove mode dell’arte di cavalcare hanno dato vita a una rinnovata prassi esecutiva dello strumento, attraverso nuove tecniche e “ornamenti musicali”, grazie inoltre alla diffusione di questa arte dalle corti alla popolazione, anche come esecuzione di gruppo, fino ai nostri giorni. Il corno d’Orléans domanda applicazione continua, ma non richiede una conoscenza musicale iniziale e non vi sono limitazioni di età o di genere. Presso la Reggia di Venaria si svolgono ogni anno corsi di formazione di corno da caccia d’Orléans e di corno “barocco”, denominazione comparsa di recente per indicare l’impiego nella musica d’arte del “corno da caccia”, termine indicato anche dai grandi compositori nelle partiture (Vivaldi, Scarlatti, Bach).
Patrimonio dell’Umanità
L’Equipaggio della Regia Venaria è un gruppo che riunisce suonatori di corno da caccia dell’area torinese, comunità italiana praticante un’arte riconosciuta patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dall’Unesco nel 2020, attività condivisa con Francia, Belgio e Lussemburgo. L’Accademia di Sant’Uberto, che ha sede alla Reggia di Venaria, lavora proprio sulla promozione delle residenze reali, nell’ambito del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, attraverso la valorizzazione del patrimonio immateriale e della musica identitaria del territorio intorno a Torino, tra Stupinigi, Rivoli, Reggia di Venaria e Agliè.