Un movimento consolidato
Lo scorso 2 giugno, come ormai consuetudine a cadenza annuale, nella zona addestramento cani di Limbiate, sede della locale sezione Federcaccia, si è tenuto la prova Trofeo Lady, organizzato dall’ormai consolidato movimento delle cacciatrici FIDC, gara di caccia pratica su quaglie. La competizione ha attirato un considerevole numero di concorrenti che, da tutta la Lombardia, hanno dato vita a oltre 40 turni di prova in questo bellissimo palcoscenico con i propri ausiliari, dovendo dipanare il bandolo di un effluvio eolico piuttosto incostante e cangiante.
Attitudini venatorie
La competizione si è svolta sotto l’egida della terna giudicante formata da Mariliano Mazzoleni, Fiorenzo Cortinovis e Pietro Erario, ed ha messo in evidenza cani di buone o addirittura ottime attitudini venatorie. Già il fatto di aver radunato così tante rappresentanti del gentil sesso a svolgere un’attività che non è proprio comune tra le quote rosa, ha reso questa manifestazione un successo, avallato dal presidente FIdC Milano e vicepresidente Regione Lombardia Luca Agnelli e il vicepresidente FIdC Milano Maurizio Masiero.
Un bellissimo excursus
L’organizzazione, impeccabile, gestita dalla responsabile delle Cacciatrici Federcaccia Lombardia Cristiana Preti e la sua collaboratrice Deborah Savoia, aiutate dall’inossidabile gestore della selvaggina, Gianmarco Bianchi, ha fatto sì che la prova proseguisse fluida e spedita, interrotta verso mezzogiorno da un bellissimo excursus: la dimostrazione pratica delle prove di lavoro di retrieving per cani del gruppo 8, in particolare Labrador Retrievers, magistralmente dressati dalla Sig.ra Francesca Costi, seguita a ruota dalla dimostrazione dei cani da cerca del tartufo, condotti dal gruppo guidato dalla Sig.ra Chiara Pollastri. Lo stupore dei presenti è stato tangibile: nonostante tutti gli spettatori fossero avvezzi al lavoro coi cani, vedere quanto le specializzazioni dei nostri amici a quattro zampe possano essere variegate fa sempre un certo effetto. Alla fine della prova i giudici hanno stilato una classifica che, nonostante tutto, non sminuisce i l valore delle nostre beniamine meno fortunate non riuscite ad entrarvi (fonte: FIDC).