FACE e CIC hanno criticato, in particolare, le nuove regole che andranno a disciplinare i trasferimenti internazionali dei trofei da caccia, ritenute poco proporzionate e in aperta contraddizione con la convenzione. In effetti, si è deciso di aggiungere nuove condizioni per quel che riguarda le importazioni, ad esempio oneri finanziari, amministrativi e scientifici che graveranno sui paesi esportatori, molti dei quali sono in via di sviluppo e dunque non in grado di sostenere altre spese.
La federazione e il consiglio ritengono che questi problemi siano molto più gravi di quelli “relativamente minori che si crede siano causati dai trofei di caccia”. Questi stessi trofei, commercializzati soltanto in piccole quantità, verrebbeo soggetti a condizioni che per il momento non sono contemplate dall’Appendice II delle specie per quel che riguarda gli scambi in grandi volumi. L’appello è stato dunque rivolto agli stati membri dell’Unione Europea, invitati a non supportare le proposte appena spiegate per mantenere i vantaggi che hanno le comunità locali nei paesi in via di sviluppo in termini di caccia sostenibile.