Da quattro giorni sono riprese le attività della stazione di inanellamento del Monte Pizzoc, in provincia di Treviso. Il montaggio è avvenuto lo scorso 15 settembre e le catture termineranno il prossimo 1° novembre. La logistica si è arricchita quest’anno di un grande pannello solare, una cisterna per recuperare l’acqua piovana e una stazione meteorologica professionale. Il tempo ha fatto decisamente i capricci in questi giorni e l’apertura è stata caratterizzata dalla cattura di un codirosso spazzacamino, il primo esemplare in assoluto.
Il tempo continua comunque ad essere ancora estivo e bello sul Pizzoc e qualche segnale di migrazione è stato registrato. In particolare, sono stati avvistati i primi pettirossi e i primi tordi bottacci all’alba. Sono stati notati anche diversi balestrucci di passo sul valico, senza dimenticare i vari prispoloni.
Le ultime catture giornaliere sono state 40, impreziosite dal primo culbianco e da una serie di specie transahariane che fanno ben sperare per le prossime settimane. Il dato principale è senza dubbio quello relativo al tordo bottaccio. I primi avvistamenti di questa specie in migrazione post-nuziale sono fondamentali per l’attività venatoria. Oltre al Monte Pizzoc, gli inanellamenti iniziali di questi esemplari hanno riguardato la stazione di Arosio, in provincia di Como (Osservatorio FEIN).