La stessa moglie si sarebbe poi recata dai Carabinieri per raccontare episodi violenti ai suoi danni accaduti anni prima e senza alcuna prova, nemmeno medica. Pochi giorni dopo la signora ha ritirato la querela, inoltre l’uomo che ha presentato ricorso contro la licenza ritirata ha sottolineato di non essere mai stato protagonista di gesti inconsulti e neanche di minacce, limitandosi alla richiesta di separazione. Il tradimento è stato ripetuto e il cacciatore ha assicurato la propria buona condotta, ma questo non ha impedito la revoca del porto d’armi.
L’uomo non ha precedenti penali, ma il TAR ha confermato il giudizio della Questura, secondo cui la gravità dei comportamenti segnalati fa venire dei dubbi sull’utilizzo delle armi. Il cacciatore non è stato giudicato in possesso dei requisiti necessari di buona condotta.
Questo povero cristo oltre che cornuto anche mazziato!!!