La suddivisione tra cervi
“Il cervo sardo è una sottospecie autoctona della Sardegna e della Corsica, che per la sua importanza richiede una protezione rigorosa. Recentemente è stato oggetto del progetto Life ‘One deer two islands’ finalizzato alla sua tutela e terminato nel 2019. All’avvio del progetto la specie era presente in poche centinaia nella Sardegna meridionale e praticamente estinto in Corsica. Attualmente, il cervo sardo-corso è aumentato in maniera consistente, in entrambe le isole: sono stimati in 13.000 e 7.000 esemplari”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, durante il suo intervento al tavolo di lavoro, organizzato a Corte dalla Regione Corsica, sul programma di gestione del cervo nelle due isole, al quale ha partecipato una delegazione regionale composta anche da Forestas.
Le parole dell’assessore Porcu
“Questa espansione in zone antropizzate pone nuove problematiche che obbligano ad una gestione attenta – ha aggiunto l’assessore Porcu – Per esempio, prevenire i conflitti con l’uomo riferiti ai danni alle produzioni agricole e ai problemi di sicurezza pubblica (come gli incidenti stradali). Ma anche evitare la diffusione di malattie infettive e parassitarie importanti sia per l’uomo che per altre specie animali, domestiche e selvatiche”.
Monitoraggio periodico
“Considerata l’elevata vocazione zootecnica delle due isole, il monitoraggio del cervo dev’essere condotto periodicamente. Inoltre, va attuato un programma di gestione a lungo termine per una migliore integrazione degli animali alle risorse ambientali disponibili, anche facendo ricorso a risorse europee nell’ambito dello stesso progetto Life. Mitigando i conflitti tra popolazione umana e cervi, realizzando un monitoraggio che consenta di tenere sotto controllo lo stato sanitario della specie e l’implementazione di nuove soluzioni gestionali e di management in collaborazione col mondo della ricerca e promuovendo nelle scuole primarie l’educazione sul ruolo del cervo nell’ecosistema delle due isole”. “Dobbiamo lavorare affinché il positivo rapporto con l’animale, raggiunto dalle comunità locali nel corso del tempo, non venga indebolito dal sopravvenire di nuove problematiche che rischiano di compromettere l’equilibrio attuale”, ha concluso l’Assessore dell’Ambiente (fonte: Regione Sardegna).