La tosse del cane e’ un sintomo che può rivelare altre gravi patologie:
Cos’è la tosse?
La tosse è un riflesso che si origina in seguito alla stimolazione di aree “tussigene” il cui scopo è quello di espellere violentemente aria e liberare così l’apparato polmonare da eventuali sostanze irritanti e materiali estranei.
Le zone tossigene sono situate lungo l’apparato respiratorio (laringe trachea ecc.), la loro sensibilità varia con la specie, l’età e lo stato d’irritazione delle vie respiratorie.
La tosse del cane è uno di quei sintomi che non può certo passare inosservato, non possiamo dire che non ci eravamo accorti che il nostro cane tossiva, anche perché, generalmente, i nostri cani tossiscono molto meno di noi. Non danno il colpetto di tosse per imbarazzo o per nervosismo e, per loro fortuna, non fumano!
Bisogna innanzitutto chiarire che la tosse si può manifestare in seguito a molteplici cause, non necessariamente deve essere procurata da un grave problema, ma se è insistente e duratura è meglio non sottovalutarla, lasciamo che sia il nostro veterinario ad individuarne l’origine.
Come possiamo capire che tipo di problema provoca la tosse e se è grave? Innanzitutto possiamo fare una prima schematica distinzione: la tosse può verificarsi per problemi all’apparato respiratorio, gola, trachea, bronchi ecc., oppure può essere di origine cardiaca, cioè secondaria ad un’alterazione della funzionalità del cuore.
Nel primo caso possiamo ancora individuare il tratto interessato, bisogna allora distinguere la tosse provocata dall’ingestione o l’inalazione di qualcosa che ha irritato la gola, dalla tosse più profonda che interessa le vie respiratorie più basse.
La prima è solitamente una tosse forte, secca, non produttiva, l’animale manifesta solo il sintomo tosse senza avere altri problemi.
Quando le cause d’irritazione persistono, e sono più aggressive, come avviene generalmente nella seconda ipotesi, l’animale solitamente presenterà altri sintomi come abbattimento, febbre, (nel cane la temperatura rettale è più alta che nell’uomo, si parla di ipertermia sopra i 39°) questa è spesso accompagnata da inappetenza, a seconda della gravità del problema il respiro può essere rumoroso e accelerato (tachipnea).
Tosse secca e stizzosa può anche essere secondaria ad un problema virale, molte sono le malattie virali che procurano tosse, tanto per fare un esempio, il cimurro, la tosse dei canili, ecc.
Non sempre per fortuna, e grazie alle profilassi vaccinali, la tosse è di origine virale.
Tutte le volte che l’apparato respiratorio viene irritato, comunque può instaurarsi una complicazione batterica. Questo avviene anche senza bisogno dell’azione aggressiva di un virus in seguito a banali raffreddamenti e colpi d’aria.
Altre volte la tosse è di tutt’altra origine, alcuni vermi e la filariosi cardiopolmonare possono dare tosse.
Vediamo di seguito due cause di tosse che compaiono abbastanza frequentemente nei nostri cani non imputabili a fatti infettivi.
Il collasso tracheale
Questa è una patologia di natura puramente meccanica: la riduzione del lume della trachea e la sua irritazione portano ad una tosse insistente che si accompagna ad uno stato d’agitazione del cane.
Il rumore è abbastanza caratteristico simile a quello di una trombetta. Questo è un problema più frequente, ma non esclusivo, dei cani di piccola taglia, si verifica quando gli anelli cartilaginei della trachea si schiacciano e il legamento dorsale della trachea si rilassa. Purtroppo non esiste terapia, l’unica cura è sintomatica (rivolta alla scomparsa dei sintomi); antinfiammatori e vita tranquilla sono indispensabili in corso di collasso tracheale. A questo proposito un’accortezza sempre valida: se il cagnolino tira, tossisce e si strozza quando lo portiamo a spasso bisogna sostituire il collare del cane con una pettorina.
La tosse cardiaca
La tosse di origine cardiaca si verifica perché la diminuzione del lavoro del cuore porta a diminuzione della circolazione a livello polmonare.
Il rallentamento dei liquidi nei vasi procura sofferenza polmonare con conseguente tosse. Questa si verifica soprattutto di notte perché la posizione del cane a riposo accentua i problemi circolatori, originando la tosse che spesso in stazione quadrupede non si manifesta.
Accessi di tosse possono verificarsi anche sotto sforzo, una tossetta dopo attività è tipica anche di bronchite cronica.
La tosse di origine cardiaca può essere più o meno grave ed evidente, è solitamente accompagnata da altri sintomi come svogliatezza, riduzione della performance del nostro animale ecc., è indispensabile in questi casi porre un argine all’insufficienza cardiaca sinistra.
E’ opportuno rivolgersi al proprio veterinario che con un’accurata visita clinica potrà valutare se il nostro cane è semplicemente pigro e svogliato con un po’ di tosse, o se richiede terapie che alleggeriscano il lavoro cardiaco e arrestino o almeno rallentino il problema da cui è affetto.
Oggi i moderni metodi di indagine sono a disposizione del nostro animale, è possibile ispezionare l’albero bronchiale ed i polmoni con le radiografie e valutare la forza di contrazione del muscolo cardiaco con l’ecografia. In caso di soffi e vizi valvolari possiamo valutarne l’entità con l’eco doppler il nostro veterinario può effettuare questi esami e stabilire quali sono i farmaci più idonei per la salute del nostro animale.
SINTOMI
Il cane viene portato dal veterinario perché tossisce in continuazione. Il problema è cronico, la tosse è secca, il rumore che produce è simile a quello di una trombetta. Dopo il pasto o l’assunzione di acqua spesso il cane tossisce, a volte presenta conati o addirittura vomita, quando si eccita e si affatica aumenta la gravità del problema. Umidità, calore e stress portano ad un peggioramento della situazione.
Quando il cane presenta una crisi acuta, il proprietario corre dal veterinario sospettando che un corpo estraneo gli occluda le vie respiratorie; in effetti, in questi casi, la sintomatologia e la difficoltà respiratoria sono impressionanti, si può arrivare anche allo svenimento per ipossia cerebrale.
Le cose si possono ulteriormente complicare se si associa una bronchite cronica.
CAUSE
Si ipotizzano anomalie congenite, difetti della consistenza degli anelli cartilaginei, o anche indebolimento di questi in seguito a traumatismi reiterati e malattie croniche dell’albero bronchiale.
Anche un deficit di innervazione del muscolo che corre sul dorso della trachea è stato chiamato in causa come uno dei fattori causali.
DIAGNOSI
Il compito del veterinario è riconoscere questa malattia e valutare la miglior terapia del caso.
Il rumore dei colpi di tosse, la taglia, l’età, la fame d’aria e le circostanze che aumentano i sintomi sono già abbastanza indicative; problemi di altra natura, come affezioni cardiache e bronchiali, vanno comunque sempre escluse.
A tale proposito va ricordato che, indipendentemente dall’instaurarsi di un collasso della trachea, i cani di razza toy a volte hanno problemi cardiaci valvolari e respiratori cronici, che possono confondere il quadro.
L’esame radiografico generalmente fuga ogni dubbio. La fase respiratoria in cui si scatta la radiografia è importante per valutare il tratto tracheale sospetto.
Durante l’inspirazione si può vedere ai raggi X la riduzione delle dimensioni della trachea che corre nel collo, mentre in fase di espirazione si può valutare se esiste un difetto a livello del tratto tracheale all’interno del torace. Anche l’ecografia viene impiegata per individuare le condizioni della trachea, sebbene sia utile solo per il tratto cervicale.
TERAPIA
Quando il cane mostra sintomi acuti con grave difficoltà a respirare e appare molto agitato, la prima cosa da fare è tranquillizzarlo.
Fornirgli ossigeno, trattarlo con antitussigeni e tranquillanti è l’approccio più indicato in questa circostanza.
Nei casi di grave infiammazione è utile anche l’impiego di antinfiammatori steroidei; se si è effettuato un tampone e si ha la presenza di un’infezione è indispensabile l’impiego di antibiotici.
Non esiste una terapia che possa ristabilire consistenza agli anelli e alla membrana dorsale.
I cani affetti da collasso tracheale sono per tutta la vita a rischio di un’esplosione dei sintomi.
La terapia di mantenimento è rivolta a ridurre al minimo i disturbi e a mantenere il soggetto in condizioni accettabili. I farmaci impiegati sono gli stessi citati per gli attacchi acuti, la loro posologia viene stabilita in funzione del risultato; si tende comunque a ridurre sempre di più il dosaggio e i tempi di somministrazione in modo da ottenere il miglior effetto con il minimo impiego di farmaci possibili. Alcuni soggetti richiedono l’uso ininterrotto di soppressori della tosse. Anche i broncodilatatori sono spesso impiegati con buoni risultati.
La terapia chirurgica non è universalmente ritenuta valida. Consiste nell’impiego di protesi anulari che assicurino il sostegno della trachea, viene attuata solamente nei casi di collasso cervicale e deve essere ben ponderata perché non scevra da rischi postoperatori.
PREVENZIONE
E’ fondamentale far dimagrire i soggetti obesi. I collari devono essere sostituiti da pettorine, soprattutto se il cane tira continuamente quando viene condotto al guinzaglio.
Se l’animale ha un collasso tracheale, oltre a quanto sopra raccomandato, dovrà anche essere tenuto tranquillo soprattutto quando il clima è caldo e umido.