Consiglio Regionale della Toscana, Roberto Salvini (Gruppo Misto) è intervenuto nelle ultime ore. Ecco le sue parole: “Se noi continuiamo su questa strada ci vedremo sempre più ridurre gli spazi e le possibilità di caccia. La Regione Toscana ne sta facendo di tutti i colori: nelle zone umide vogliono aumentare l’estensione di protezione, vedi il padule di Fucecchio; ci sono già le proposte di abolire gli animali vivi in gabbia, a danno di chi pratica la caccia con i richiami vivi; ci tolgono i finanziamenti destinati a incrementare la nobile stanziale per dirottarli in tutte le direzioni.
Qual è la caccia del futuro per i toscani? Il bracconaggio? O ci vogliono indirizzare tutti solo verso gli ungulati che sono così dannosi all’agricoltura? La caccia è frammentata in mille specializzazioni legate al territorio in cui viviamo, e ogni territorio ha la propria tradizione sviluppata in secoli di vita in equilibrio con l’ambiente. Lungo la costa si facevano le cacce a mare, all’interno la caccia ai trampolieri e all’allodole, sulle prime colline ai tordi, alla nobile stanziale e alla piccola selvaggina, sulle montagne la parata, le correnti di passo e la lepre, in Maremma la caccia con i chioccolatori, nel Basso Senese il capriolo e la nobile. E la lista sarebbe ancora lunghissima, fatta di infinite usanze locali.
Tutto questo è questo è identità e tradizione che piano piano ci stanno togliendo. È una tradizione che è stata trascritta sui libri, ha valicato i confini della Toscana e rimane ancora, tanto che da sempre molti cacciatori del Nord Italia hanno l’ambizione di venire a passare una settimana venatoria qui. Quindi le pesanti limitazioni della Regione avranno un impatto negativo anche sul poco turismo venatorio rimasto. Insomma, voglio farci smettere di andare a caccia. La prossima settimana voteremo per la modifica alla legge regionale. Sarò in aula al fianco dei cacciatori toscani per difenderli fino in fondo”.
È quello che hanno già fatto in Sicilia. Con tutti i parchi e le altre aeree protette chiamate in mille modi diversi, non ci hanno lasciato nulla. Ci hanno vietato prima la coturnice, senza aver fatto neppure un censimento ; ci hanno vietato la lepre; ci hanno chiuso la tortora; ci hanno posticipato l’apertura alla quaglia in maniera vergognosa; ci hanno anticipato la chiusura a tordi e migratoria tutta. In Sicilia insomma, o impari a correre o non si va più a caccia. È uno schifo totale
Sarebbe ora che la finiamo con questa caccia (sono un ex cacciatore)scrivo questo da quando mi sono reso conto della attuale situazione della selvaggina in Italia. Io la lascerei solo per i cinghiali.
Io invece penso che noi cacciatori non dovremmo cacciare cinghiali, piccioni, nutrie, tortora dal collare ecc. almeno per tre anni.
Non possiamo essere considerati solo quando fa comodo.
La colpa è tanta anche delle associazioni che hanno sempre fatto fare a chiunque il loro comodo senza mai controbattere … andava bene tutto . Anche quando i cacciatori superavano più di 1milione e mezzo … potevamo fare persino un partito con quei numeri!
Ecco come ci troviamo adesso ! Divieti , parchi , oasi e se vogliamo cacciare ci hanno riempito di riserve di cacci a PAGAMENTO e di tour all’estero
Questa è stata la politica fatta negli ultimi 40anni
GRAZIE