Si sono svolte questa mattina in modalità videoconferenza, le audizioni svolte dalla seconda Commissione Consiliare “Sviluppo economico e rurale” del Consiglio regionale della Toscana. I rappresentanti delle associazioni di categoria (venatorie agricole ed ambientaliste) assieme alla rappresentanza degli ATC, dei Comuni e province Toscane ed altri portatori d’interesse, sono stati invitati a presentare le valutazioni e proposte emendative, al nuovo regolamento attuativo della Legge regionale 3/94 sull’attività venatoria. Con questo importante passaggio in commissione si sta dunque concludendo un lungo iter sul testo in oggetto che si è reso necessario a seguito delle modifiche apportate alla legge regionale nel 2020 (Lr 61/20). Il nuovo regolamento contiene aspetti non secondari per lo svolgimento dell’attività venatoria sul territorio e per quanto riguarda in termini più generali, la gestione faunistica.
Tra i più importanti si registrano le norme relative alle attività e compiti affidati agli ATC (Ambiti Territoriali di caccia) e ad una loro maggiore autonomia gestionale ed amministrativa. Viene inoltre regolamentata e definita l’attività dell’Osservatorio Faunistico Regionale al quale vengono affidati compiti di supporto tecnico scientifico e per la raccolta e diffusione dei dati. In arrivo anche importanti misure relative alla gestione e al controllo dei risultati gestionali raggiunti per gli istituti faunistici pubblici e privati. Meglio definite inoltre le regole per l’uso dei richiami vivi durante l’attività venatoria, sulle concessioni di nuovi appostamenti fissi, per la gestione degli ungulati e per il numero minimo (ridotto a 15) dei partecipanti alla caccia al cinghiale in squadra.
Su questi ed altri punti è intervenuto Marco Salvadori Pres. Federcaccia Toscana ed in rappresentanza di tutte le associazioni confederate alla CCT. Dallo stesso è emerso un giudizio positivo sul lavoro svolto dall’assessorato in questi mesi frutto anche di un costruttivo apporto di proposte che puntualmente sono state presentate in questi mesi dalla nostra struttura regionale nelle varie occasioni di confronto. Un testo sicuramente perfettibile ma che in larga parte risponde ad una esigenza impellente di adeguamento alle nuove disposizioni della Legge e ad un miglioramento di alcuni aspetti tecnici e gestionali necessari.
Fermo restando la necessità di assicurare tempi rapidi per l’approvazione definitiva del regolamento e per garantire conseguentemente certezza del diritto ai cacciatori per la prossima stagione venatoria, l’incontro è stato anche l’occasione per presentare alcune proposte e richieste aggiuntive ed emendative al testo. In particolare sono state evidenziate le lacune sulla mobilità venatoria e per il mantenimento degli accordi tra regioni, sulle modalità di accesso agli appostamenti fissi, sul controllo faunistico e sullo svolgimento degli esami abilitativi. La parola spetta ora alla Commissione presieduta dalla presidente Ilaria Bugetti (gruppo PD) prima della approvazione definitiva da parte della Giunta Regionale Toscana. In queste settimane e mesi che ci separano dall’apertura generale della caccia, i fronti di impegno si allargano e il lavoro di tutta la Confederazione è improntato a garantire in ogni forma possibile, un contributo utile alla difesa ed alle ragioni del nostro mondo. In questo senso c’è da segnalare l’attenzione rivolta all’iter sul nuovo Calendario Venatorio e sugli aspetti relativi alla lettura ed applicazione dei Key Concept in relazione ai tempi e specie cacciabili.
Oltre ai temi relativi all’applicazione del nuovo Piano di gestione della tortora selvatica per consentire anche in Toscana, lo svolgimento della pre apertura sulla specie, dobbiamo registrare con soddisfazione l’impegno politico portato avanti dalla Vice Presidente Stefania Saccardi, sui tavoli nazionali. Dopo le decisioni assunte in seno alla Conferenza Stato Regioni riguardanti il ruolo e le competenze di ISPRA , l’iniziativa della Vice Presidente si è incentrata anche sugli aspetti relativi alla futura ricostituzione del Comitato Tecnico Faunistico Nazionale istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e per una iniziativa del Ministero dell’Ambiente tesa a ricercare a livello sovranazionale, una soluzione metodologica unitaria che permetta agli Stati, di superare “ingiustificate disparità” di trattamento e di conservazione delle specie migratrici all’interno dell’Unione Europea.
La lettera inviata al Ministero dall’Onorevole Vania Gava sul primo aspetto e la corretta posizione espressa dal Ministro Cingolani per il secondo, confermano la bontà dell’impegno messo in campo dalla stessa Vice Presidente Saccardi teso a ridare ruolo alla politica e rappresentatività alle istanze regionali (fonte: CCT).