Il titolo completo del testo normativo è “Autorizzazione e indirizzi in ordine all’organizzazione dei monitoraggi della beccaccia (Scolopax Rusticola) nelle aree di svernamento durante la stagione venatoria e mediante cane da ferma”. C’è anche la precisazione che l’operazione terminerà il prossimo 10 aprile (pertanto ancora tre settimane). L’autorizzazione ha di fatto approvato due documenti, vale a dire l’elenco completo dei soggetti monitoratori che sono autorizzati e dei cani da ferma abilitati (l’allegato è stato pubblicato lo scorso 1° dicembre) e la scheda di monitoraggio della beccaccia con lo stesso cane (è il secondo allegato al Decreto Dirigenziale).
Non è comunque un caso isolato. In effetti, la Toscana è in compagnia di altre regioni italiane e il traguardo da raggiungere è sempre lo stesso, la conoscenza approfondita della fenologia (la scienza che studia il ciclo di vita di un organismo vivente) della migrazione e dello svernamento di questo volatile. Il comportamento tipico della beccaccia è elusivo e non è un oggetto frequente di studio, nonostante si stia parlando di una specie comune e più che ambita per quel che concerne la caccia (ne sono una chiara testimonianza le prove cinofile che si svolgono in tutto il paese e la soddisfazione dei cacciatori che riescono ad avvicinarsi all’uccello).
Il monitoraggio verrà effettuato in delle aree campione dei boschi toscani: i cani da ferma usati saranno quelli in possesso dell’abilitazione, conseguita nelle prove di lavoro con regolamento ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana). Lo stesso discorso vale per i conduttori dei cani, abilitati in seguito alla frequenza di corsi specialistici che devono essere approvati dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione dell’Ambiente). Gli operatori sono chiamati a compilare le apposite schede di monitoraggio di cui si è parlato sopra, documenti che vanno inviati alla Regione Toscana, più precisamente al settore “Attività venatoria, Pesca Dilettantistica, Pesca in Mare – Osservatorio faunistico regionale”. Per questo invio ci sarà tempo fino al prossimo 30 aprile, termine non derogabile e tassativo.